Negli anni passati sono diversi gli articoli usciti su Cose Nostre per denunciare l’imbarazzante degrado in cui è stata ridotta, nel cuore del centro storico, quella che i casellesi con i capelli bianchi conoscono come cascina Chiabotto, fra via D’Andrà e lo spiazzo di piazza Garambois. Nel corso di questa estate, qualche fatto nuovo si è verificato: qualcosa quindi si muove, e non sono solo i topi e i piccioni finora padroni indisturbati dell’area.A fine giugno, l’ultimo tratto di via Roma e la sua prosecuzione su via D’Andrà sono stati chiusi, a seguito di un’ordinanza richiesta dalla proprietà, per consentire il posizionamento di un autocestello che ha ingabbiato con un reticolo di ponteggi il torrione lato via Cravero per metterlo in sicurezza.
A inizio agosto, al di sopra del portone d’accesso all’immobile di via D’Andrà 1 e sul lato di piazza Garambois sono apparsi due grandi cartelloni pubblicitari di un’impresa costruttrice che annuncia l’inizio della commercializzazione di nuovi alloggi, con box e giardino privato. Dai render riprodotti sul cartellone si comprende che gli alloggi saranno ricavati nella manica d’edificio prospettante su via D’Andrà civici 1-3-5. L’edificio in questione rientra, in base al PRGC vigente, fra gli edifici di interesse ambientale/documentario, e la sua facciata ha un vincolo di salvaguardia di cui i costruttori dovranno tener conto.
Passiamo in piazza Garambois, sul lato transennato per la presenza del porticato pericolante. Qui la proprietà è comunale e la più volte preannunciata intenzione di demolirlo ha visto il 2 agosto la determina degli uffici tecnici con l’incarico professionale all’architetto Giuseppe Bartelloni per l’esecuzione dello studio di fattibilità della demolizione; questo in vista del successivo ampliamento degli spazi destinati a parcheggio, spazi che spesso attualmente, in particolare nei giorni di mercato, risultano insufficienti.
Un ulteriore incremento dei posti auto del parcheggio, e delle aree verdi della piazza (ora limitate al breve tratto scoperto di sponda del Canale dei Mulini) si potrà avere con l’attuazione, da parte del Comune, dell’esproprio dei restanti spazi dell’ex cascina Chiabotto. L’area in questione è infatti una delle tre individuate dall’amministrazione Marsaglia, nel cuore del centro storico, per il trasferimento di cubatura per l’attuazione del Piano Particolareggiato che interessa l’area RN1a in zona Kelemata.
Nella planimetria qui allegata nei riquadri tratteggiati in rosso le tre porzioni di centro storico scelte per il trasferimento di cubatura.