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mercoledì, Febbraio 19, 2025

    Luca Rittatore è il nuovo direttore dei servizi

    La nuova governance della Croce Verde Torino, uscita dalle votazioni dello scorso mese di giugno, ha visto il rinnovamento di una parte del Consiglio Direttivo.
    Fra le new-entry spicca l’incarico di alto prestigio e di grande impegno dato a Luca Rittatore, neo direttore dei servizi.
    Il direttore dei servizi della Croce Verde Torino ha fra i suoi molteplici impegni l’incarico di coordinare i 1.300 militi volontari suddivisi in dieci squadre ( tra notturne e quella del sabato) e supportare la direzione amministrativa nel coordinamento di circa 80 dipendenti dell’ente.
    Un incarico di altissimo profilo che esiste fin dalla nascita della Croce Verde Torino e che per quanto possibile è sempre stato affidato a un milite volontario. Scelta più che appropriata, perché solo chi conosce perfettamente bene le dinamiche interne, esterne e sociali può operare in sicurezza attraverso scelte a volte anche difficili, da partecipare.
    Abbiamo voluto qui proporre una brevissima pennellata introduttiva per far comprendere al lettore l’importanza di questo prestigioso e delicato incarico affidato a Luca Rittatore, che ringraziamo per il tempo prezioso che ha inteso dedicarci.
    L’appuntamento con Luca è fissato nella location più consona, ovvero la sede della sezione di Borgaro-Caselle a Cascina Nuova di Borgaro.

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    – Dunque, Luca partiamo da un po’ della tua storia, cosa fai nella vita ?-
    “ Vivo da sempre a Torino, sono sposato dal 2012 con Federica, conosciuta proprio in Croce Verde. Abbiamo due gemelli, Giacomo e Tommaso, che hanno 6 anni. Sono un ingegnere e dopo il percorso di studi al Politecnico di Torino ho trascorso la mia intera carriera professionale nel settore dei dispositivi medici. Prima in ambito manifatturiero, dove ho ricoperto diversi incarichi in una multinazionale con sedi nel Vercellese, in Francia e in Repubblica Dominicana, fino a raggiungere la direzione dell’ambito di Ricerca e Sviluppo meccanico. Successivamente, e per un breve periodo, ho agito nel mondo start-up, per approdare infine alla “certificazione di prodotto” presso uno dei principali organismi notificati europei con l’incarico di project manager, revisore tecnico e auditor.”

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    – Quando sei entrato in Croce Verde?-
    “La mia esperienza in Croce Verde è iniziata nella primavera del 2004, nella seconda squadra notturna della sede di Torino, allora guidata da Vincenzo Sciortino, oggi nostro vice presidente.”

    – Cosa ti ha spinto a candidarti a queste elezioni, che ti hanno premiato poi con un notevole numero di voti, che sono stati determinanti per affidarti l’incarico odierno di direttore dei servizi ?-
    Dal 2008, anno in cui ho avuto l’onore di ricevere l’incarico di vice direttore dei servizi da Vincenzo Favale, allora direttore dei servizi e oggi direttore amministrativo, è stata prassi consolidata proporre all’assemblea dei soci e al consiglio direttivo una soluzione interna, ovvero un candidato proveniente dal gruppo di direzione uscente, al fine di dare continuità al proprio operato. Nei mesi antecedenti la scadenza di mandato ci siamo serenamente confrontati, valutando impegni individuali e possibili modelli organizzativi per svolgere al meglio l’attività e abbiamo convenuto nell’avanzare la proposta della mia candidatura. Il desiderio di servire l’associazione oltre alla pura operatività ha tuttavia ragioni più profonde. I miei primi passi in Croce Verde sono stati accompagnati da un amico e un mentore eccezionale, Renato Montanella, purtroppo non più con noi da 10 anni. Oltre alla trasmissione di competenze tecniche, Renato ha instillato in me e in altri la piena consapevolezza che sia possibile incidere positivamente sulle dinamiche dell’ente, piccole o grandi che siano, solo tramite una vera partecipazione attiva.”

     – Il tuo incarico prevede anche la responsabilità della operatività delle sezioni, fra le quali quella di Borgaro-Caselle, che ormai si avvicina al mezzo secolo di vita. È nota e constatata quotidianamente la forte crisi del volontariato in generale, cosa che si ripercuote purtroppo anche nella Croce Verde di stanza a Borgaro, con le difficoltà legate al ricambio generazionale dei militi, che ne determina la conseguente difficoltà nel coprire i turni notturni e festivi, da sempre in capo ai volontari.
    Cosa pensi che si possa fare per dare nuova linfa alle squadre della sezione? –
    “I piani di intervento devono essere necessariamente molteplici, interni ed esterni. Innanzitutto occorrono iniziative atte a mantenere e promuovere una forte coesione della sezione. Le difficoltà numeriche si accompagnano inevitabilmente a un aumentato carico di lavoro, in parte significativa già gestito con encomiabili sforzi di collaborazione reciproca tra le squadre. Tale carico di lavoro incide tuttavia sulle opportunità di esperienza sociale oltre al servizio, vero punto di forza e legante profondo, a mio giudizio, in questa forma di volontariato. Occorrono pertanto momenti alternativi che possano sopperire a tale bisogno, stimolando soprattutto la conoscenza e la condivisione tra i componenti della sezione. È poi necessaria la presenza sul territorio, indirizzando certamente le energie verso i bisogni della cittadinanza, ma sapendo altrettanto prestare estrema attenzione a quelle iniziative e attività che possano mostrare alla popolazione quanto questa esperienza di volontariato possa essere appassionante, motivante e portatrice di nuove competenze tecniche e relazionali tutt’altro che scontate. Realisticamente tale presenza, ancor più in una fase di risorse limitate, non deve necessariamente essere un fardello esclusivo della sezione, ma deve essere supportata dall’intera Croce Verde Torino e può trarre beneficio dalla creazione di reti con altre associazioni del territorio. Non dimentichiamo infine la comunicazione. Questa deve essere modellata, per strumenti e geografia, sulle caratteristiche peculiari del territorio della sezione.

    – Immagino che sarai coadiuvato da alcuni collaboratori, puoi citarceli e fornirci i loro incarichi?-
    In occasione della riunione di insediamento del giugno scorso, ho immediatamente sottoposto al Consiglio Direttivo la nomina di Roberta Gagliano e Marco Paganelli a vice direttori dei servizi, in continuità con il loro precedente incarico. La loro vicinanza è stata d’altra parte condizione necessaria per proporre la mia candidatura all’assemblea dei soci, non potendo immaginare di poter sostenere questo impegno senza il loro inestimabile supporto. Abbiamo poi deciso di ampliare lo staff di direzione avvalendoci del prezioso aiuto di ulteriori collaboratori quali Simone Cosentino e Federico Melilli, che coadiuveranno Roberta nella gestione delle assistenze sanitarie di maggiore complessità operativa, e Martina Gorga, che coadiuverà Marco nella gestione turni e coperture. Riportano poi naturalmente alla direzione dei servizi organi trasversali quali la segreteria di direzione, il gruppo accoglienza nuovi volontari, il gruppo autisti, oltre ovviamente ai responsabili di sezione, di squadra e dei gruppi specialistici. È bene ricordare qui anche la grande collaborazione quotidianamente garantita dal personale amministrativo e di autoparco dell’Ente.”

    – Con il mese di giugno è terminata la delega alla responsabile di Borgaro, Angela Maddalena.
    Ci puoi dare qualche notizia in merito, o addirittura qualche nuova informazione circa chi potrà guidare i nostri militi sotto la tua direzione? –
    “ Attualmente Angela, che ringrazio, considerata l’entità dell’impegno, ricopre ancora l’incarico di responsabile di sezione. Il regolamento associativo offre infatti una finestra temporale di tre mesi dall’insediamento del consiglio direttivo e dalla nomina del direttore dei servizi per la definizione dell’organigramma del successivo triennio. Consapevoli del desiderio di Angela di un avvicendamento di nuove risorse nel ruolo, abbiamo incontrato a inizio luglio i volontari della sezione con l’intenzione di stimolare un confronto interno e valutare con loro i possibili scenari, e con l’obiettivo di convergere a una soluzione entro la fine di settembre. Tale confronto è attualmente in corso, mi perdonerai perciò se non ne condividerò ancora i contenuti, desiderando tuttavia rassicurare circa il pieno supporto della direzione dei servizi a questo processo.”

    La nostra chiacchierata con Luca scorre veloce e le ore della sera diventano piccole, anche se i militi, loro sì, sanno cosa vuol dire “fare notte”. Tanti sono gli argomenti che abbiamo trattato, ma qui non possiamo riprenderli tutti.
    Non possiamo dunque che concludere ancora con un caloroso ringraziamento a questo giovane dirigente per il tempo prezioso dedicatoci e per l’esclusività della intervista che ci ha concesso. A Luca Rittatore il migliore degli auguri di buon lavoro.
    Prima della calorosa stretta di mano, gli chiediamo ancora un ultimo sforzo: se dovesse concludere in musica questo incontro e dedicarlo alle sue militesse e ai suoi militi quali note sceglierebbe? Qualche momento di riflessione e ci dice: “ “Rome wasn’t built in a day”, un brano dei Morcheeba degli Anni 2000. Ci permette di ricordare tanto il grande impegno declinato dagli Anni ’70 per rendere realtà il servizio di soccorso sanitario urgente in questo territorio, quanto il costante bisogno di dedizione e partecipazione indispensabile per garantire ancora tanti capitoli di questa storia affascinante.”
    Ed è proprio sulle note di “Rome wasn’t built in a day” che Luca ci dedica che vogliamo ricordare il motto della Croce Verde Torino “Incontriamoci mai, ci siamo sempre”.
    Per chi desidera avere un colloquio conoscitivo può telefonare tutte le sere dopo le 20 al numero 011.4501741 oppure inviare una mail a:
    borgarocaselle@croceverde.org

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    Mauro Giordano
    Mauro Giordano
    Sono nato a Torino il 23 settembre 1947, dove ho studiato e lavorato in tre aziende del settore servizi fino a tutto il 2005, quando, raggiunta l’età pensionabile ho potuto lasciare tutti i miei incarichi. Risiedo a Caselle dal 1970, anno in cui mi sposai trasferendomi da Torino nella nostra città. Fin dal 1970 ebbi l’onore di conoscere ed apprezzare il fondatore del mensile Cose Nostre, il dottor Silvio Passera, il quale fin dal primo numero mi propose di scrivere notizie relative alla Croce Verde, ente di cui facevo parte come milite a Torino e poi come milite della Sezione di Borgaro, poi divenuta Sezione di Borgaro-Caselle essendo stato il fondatore del sodalizio nel 1975. Una più corposa collaborazione con il giornale è avvenuta negli ultimi tempi e sotto la direzione di Elis Calegari, anche per effetto del maggiore tempo disponibile. Attualmente collaboro - con piacere e simpatia -anche alla stesura di notizie generali, ma sempre con matrice sociale. I miei hobby sono sempre stati permeati da una grande curiosità di tutto ciò che mi circonda: persone, fatti, lavoro, natura, buon umore e solidarietà. Ho avuto modo di conoscere tutta l’Italia, ed è questo il motivo che ora desidero dedicare tempo a “Cose Nostre”.

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