La quinta edizione di “Exhibi.To Open Gallery Weekend” ha aperto idealmente la stagione espositiva autunnale di arte contemporanea e moderna di alcune gallerie e spazi espositivi privati. Sono stati tre giorni di full immersion artistica -dal 19 al 21 settembre- che si sono svolti tra Torino, Moncalieri e Biella e che hanno visto una grande affluenza di pubblico. La kermesse, articolata in cinque percorsi, “in tour” illustrati da guide specializzate selezionate dall’Accademia Albertina ha proposto, a differenza delle edizioni passate, non solamente arte contemporanea, ma anche quella moderna, con un focus sul Decò e sul modernismo giapponese (Gilistra-Arte Giapponese in corso Duca degli Abruzzi 74). L’evento si è in sostanzialmente concluso, ma alcune gallerie torinesi hanno scelto di andare oltre il 21 settembre: ad esempio alla SM Galleria – Piazza dell’Arte, in via Druento 30, sono in mostra permanente le opere di grande impatto visivo di Silvano Mercuri, sempre attento all’ambiente ed a quello che ci circonda, impiegando esclusivamente materiali riciclati (ferro, acciaio, legno, ecc.) che riacquistano la loro “dignità” grazie anche all’uso sapiente di una brillante tavolozza di colori acrilici.
La galleria La Rocca di via della Rocca 4, propone sino al 19 ottobre “Réclame”, personale di Giuliano Grittini, artista eclettico: fotografo, grafico, stampatore d’arte. Sono esposte circa settanta opere che ci conducono in un viaggio nell’universo visivo della pubblicità, reinterpretata con ironia, ma anche con profonda sensibilità artistica. Grittini indaga il tema del consumismo e della comunicazione di massa, rivisitando le immagini che hanno influenzato l’immaginario collettivo di tutti i tempi. Réclame, un termine ormai desueto che ci riporta in dietro, in un passato in cui la pubblicità era sinonimo di innovazione, fascino, desiderio e i manifesti pubblicitari, testimoni di un’epoca, non erano semplicemente strumenti di marketing, ma vere e proprie opere d’arte (come non ricordare ed essere affascinati dai manifesti di inizio Novecento di Alfons Mucha o di Marcello Dudovich) capaci di plasmare stili di vita, sogni e aspirazioni. In Réclame il visitatore è catapultato in un mondo dove gli emblemi del passato e del presente si mescolano in una danza di suggestioni visive.
Elemento centrale della mostra è la Cracker Art, inventata nel 2016 dallo stesso Grittini per scomporre e ricomporre immagini simbolo del nostro tempo, e non solo, attraverso elementi polimaterici e colori vivaci. La titolare della Galleria mi spiega come si realizza la Cracker Art, che prevede l’utilizzo di materiali pregiati, infatti: “sul supporto dell’opera l’artista applica oro o argento in foglia, quindi rielabora il manifesto pubblicitario, stampandolo su velina o carta leggera e incollandolo sul foglio in metallo prezioso. La velina viene strappata e protetta con resine che rendono brillante l’opera e che evidenziano e rimarcano la stratificazione dei materiali”.
Ogni opera, dunque, è un pezzo unico: lo stesso soggetto sarà sempre diverso dall’altro grazie all’intervento manuale dell’artista.
Giuliano Grittini (nato a Corbetta, in provincia di Milano nel 1951) è noto al grande pubblico e alla critica per la sua costante ricerca e abilità nel manipolare e reimmaginare icone della cultura pop da Marilyn Monroe ad Alda Merini, con la quale ha avuto un profondo legame personale e professionale. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia e in Europa; è autore col regista Cosimo Damiano Damato del film “Una donna sul palcoscenico”, presentato al Festival del Cinema di Venezia, dedicato ad Alda Merini. Realizza opere con artisti del calibro di Fiume, Sassu, Guttuso, Tadini, Wahrol e, essendo anche appassionato di fotografia, li ritrae durante il loro lavoro.
Le sue fotografie sono state pubblicate da importanti periodici italiani.
Quando le opere di Grittini lasceranno la galleria La Rocca, considerata un importante centro di fermento espositivo torinese – sin dal 1972 – sarà possibile ammirare le mostre permanenti di famosi artisti come Nespolo, Agostini, Lombardini, Luzzati, ecc. che hanno segnato e influenzato l’arte contemporanea italiana.