Nel pomeriggio di sabato 28 settembre la Sala Civica dell’ex Convento Santa Maria delle Grazie di Sanguinetto (VR) ha ospitato l’11° Convegno Nazionale GEPLI (Giornali Editi dalle Pro Loco Italiane). Una manifestazione svoltasi per la prima volta nel 2012 a Caselle T.se, e che si ripete con cadenza annuale ogni volta ospitata da una Pro Loco editrice di testata giornalistica. Quest’anno a proporsi per l’organizzazione dell’incontro e ospitare le testate consorelle è stata la Pro Loco Le Contrà di Sanguinetto, in occasione dei 30 anni di pubblicazioni ininterrotte del bimestrale El Peagno, come ha spiegato il presidente Pro Loco Giovanni Fioravanti dando il benvenuto al pubblico che riempiva la sala.
Ha dato l’avvio al convegno la Vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, lieta di ospitare la manifestazione GEPLI, per la prima volta nel Veneto, una regione dove – ha evidenziato – un abitante su 5 è attivo nel volontariato. Hanno quindi portato i loro saluti in rappresentanza della Provincia il Sindaco di Gazzo Veronese e Consigliere Provinciale Stefano Negrini, il sindaco di Sanguinetto Daniele Fraccaroli, il Presidente E.S.U. VERONA (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) Claudio Valente.
Rino Furlan, Presidente delle Pro Loco del Veneto (che sono 557), nel suo intervento preannuncia che entro fine anno ci sarà una nuova legge per semplificare gli adempimenti in tema di sicurezza nell’organizzazione degli eventi; una problematica a cui le Pro Loco sono molto sensibili, come spiega Maria Teresa Meggiolaro, Presidente del Consorzio che riunisce 15 Pro Loco del Basso Veronese e che ha partecipato attivamente all’organizzazione del convegno. A chiudere la prima parte del pomeriggio dedicata agli interventi istituzionali il parroco di Sanguinetto don Mattia Compri che sottolinea l’importanza anche sociale dei giornali di Pro Loco, facendo l’esempio di come abbia notato la presenza del giornale di Sanguinetto El Peagno fra gli ospiti delle RSA: una lettura che li aiuta a sentirsi ancora partecipi ed informati sulla vita della comunità.
Il moderatore dei lavori del convegno, Giovanni Salvatori, giornalista direttore responsabile del giornale padrone di casa, introduce a questo punto la prima relazione, affidata a Paolo Ribaldone, coordinatore della rete italiana GEPLI; a lui il compito di presentare quella realtà costituita da una sessantina di testate giornalistiche, presenti anche fisicamente nell’esposizione allestita nei corridoi del chiostro. Il focus scelto quest’anno riguarda gli assetti organizzativi che questi giornali hanno adottato nel tempo (alcuni di loro hanno più di 60 anni di vita), nonché il delicato tema della sostenibilità economica degli stessi, derivante dal raggiungimento dell’equilibrio fra costi (in primis quelli derivanti dalla stampa su carta) e ricavi.
La seconda relazione è affidata a Riccardo Milan, docente, giornalista e blogger, con diversi incarichi ricoperti nell’UNPLI piemontese e nazionale, fra cui quello di responsabile della testata giornalistica delle Pro Loco del Piemonte Paese Mio, fondata nel 1985 ma dal 2020 presente nella sola versione online. È quindi giusto porre proprio a Milan la domanda del moderatore se ci sia ancora un futuro per i giornali su carta. “Intanto – osserva Milan – anche i posti dove acquistarli, le edicole, stanno sparendo. A me piace leggere i giornali su carta, ma la generazione successiva alla mia, vedo quella di mio figlio, non li legge proprio”. Nonostante questo – prosegue Milan – a quei giornali di Pro Loco con un patrimonio consolidato di lettori, ove il giornale fa da piazza virtuale per la comunità, consiglierei di arricchirere il giornale cartaceo evolvendo verso una comunicazione integrata.
Tocca quindi a Francesco Occhi, giornalista, storico ed esperto conoscitore delle tradizioni della Bassa Veronese a cui ha dedicato numerose pubblicazioni esprimersi sulle prospettive dei giornali locali. Prendendo spunto dalle vicende delle due testate con cui ha collaborato, il Basso Adige e il Nuovo Giornale, Occhi sottolinea l’importanza di un’informazione di qualità anche per i giornali di Pro Loco: “da noi ogni paese ha le sue pietre, ogni pietra ha la sua storia” che va adeguatamente raccontata.
L’ultima parte del convegno vede gli interventi degli ospiti provenienti da varie regioni d’ Italia, in rappresentanza delle testate GEPLI. Pier Silvio Brotto direttore editoriale de Il Guado dell’Antico Mulino, stampato in 2100 copie e fiore all’occhiello della Pro Loco di San Pietro in Gu (PD): un giornale apprezzato dalle 1600 famiglie a cui viene distribuito (gratuitamente, data la presenza di inserzionisti che coprono i costi) ma che è a rischio di chiusura se non trova chi affianchi Brotto nella produzione del giornale. Anche Antonio Ferrara, presidente della Pro Loco di Palma Campania che edita trimestralmente Il Foglio, riferisce sulle difficoltà indotte dalla perdita di alcuni storici collaboratori del giornale, ma che sembrano ora superate grazie a un recentissimo accordo, operativo da fine anno, di collaborazione con la Pro Loco della vicina Nola, Città d’Arte.
Di due anni di crisi con sospensione delle pubblicazioni riferisce Gianpaolo Vigolo, presidente dalla Pro Loco di Mortegliano (UD), crisi ora superata per il giornale L’ Ape grazie a un progetto di rilancio tramite un nuovo gruppo di redazione formato da giovani.
Tutta a favore del digitale on line la visione di Pasquale Marro che ha portato l’esperienza del Caudino, nato a Cervinara (AV) come mensile della Pro Loco, poi, uscita la Pro Loco per vicissitudini varie, dal 2020 Il Caudino è diventato quotidiano solo on line; con circa 15.000 visualizzazioni al giorno il giornale ha raggiunto anche la sostenibilità economica.
Per Cose Nostre di Caselle, già citata nella relazione introduttiva, Gianni Frand Genisot per più mandati presidente della Pro Loco e presente da 50 anni nella redazione del giornale, interviene raccontando un aneddoto sui rischi del mestiere di direttore.
Battistino Paggi direttore de La Nuova Rusgia della Pro Cameri (NO) riferisce che, sul fronte della sostenibilità economica, dopo alcuni anni in perdita ora la situazione è migliorata: sul lato dei ricavi grazie a un piccolo contributo ottenuto dal Comune a fronte della pubblicazione di notizie informative sulle attività dell’Amministrazione, e sul fronte dei costi dalla riduzione delle spese di spedizione (i cameresi trasferiti altrove possono scaricare il giornale direttamente da app) e dall’internalizzazione dell’attività di impaginazione.
Dalla Sicilia per il giornale Artemisia News di Castroreale (ME) la presidente Pro Loco Mariella Sclafani segnala la difficoltà, in un paese dal limitato numero di residenti, nel trovare collaboratori per sostenere la cadenza trimestrale delle uscite; per quanto riguarda la discussione sul cartaceo o digitale si ritiene che le due tecnologie possano coesistere e che il solo online non sia auspicabile, in quanto troppo effimero.
Per Frintinu Me, bimestrale di Ferentino (FR), il presidente Pro Loco Luciano Fiorini sottolinea il legame che ha il giornale col territorio e di come per ospitarne tutti i contenuti sia stato necessario passare da 8 a 12 pagine.
Amadio Favaro presidente della Pro Loco di Istrana (TV) riferisce dell’esperienza del semestrale Vivere Istrana arrivato ora a 48 pagine; stampato in 3800 copie a distribuzione gratuita usufruisce di un contributo comunale; la presenza di alcuni inserzionisti contribuisce a coprire il 30% dei costi.
Pierangelo Tieri collaboratore del giornale La Serra di Coreno Ausonio, piccolo comune posto fra Cassino e Gaeta, evidenzia come il giornale sia caratterizzato dai forti legami con le comunità corenesi all’estero, già giunte alla seconda e terza generazione. Per questo alcuni contenuti del giornale sono riportati anche in lingua inglese.
Marco Di Francesco interviene in rappresentanza di Transumanze, la rivista delle Pro Loco abruzzesi, nata nel 2022 per volontà del presidente regionale UNPLI Sandro D’Addezio e del prof. Gabriele Di Francesco, papà di Marco, prematuramente scomparso lo scorso 4 marzo e ricordato in un altro specifico momento del convegno. La rivista, che era andata a regime nel 2023 con 4 uscite, stampate in 2500 copie, deve ora ripartire per continuare a documentare la realtà di una regione complessa e con tante anime.
Ippazio Martella è coordinatore editoriale del bimestrale 39° Parallelo edito dalla Pro Loco di Tiggiano (LE) e in questo convegno rappresenta anche la rivista regionale Puglia e Basilicata portando i saluti del presidente regionale Lauciello. “Siamo nel tacco d’Italia e distanti da tutti; partendo da Tiggiano verso nord dopo 420 km siamo ancora in Puglia” e il nome scelto per la loro testata rispecchia questa realtà. Per quanto riguarda lo stato del giornale, che viene diffuso non solo a Tiggiano ma in una decina di comuni vicini, è in buona salute: i contenuti raccolti dalla redazione sono esuberanti rispetto agli spazi disponibili e non mancano gli articoli prodotti da giovani redattori.
Di altro tenore la testimonianza portata dal giornalista Francesco Romani, in arrivo da Trecenta, provincia di Rovigo. Lì il giornale diretto da Romani, che aveva il nome Qui Trecenta e non aveva problemi economici in quanto usufruiva di un contributo comunale, era impaginato direttamente e stampato digitalmente, con risparmio del 70% rispetto ai costi di tipografia. La scelta della locale Pro Loco, editrice del giornale, è stata però quella di chiudere. Ora il giornale è ripartito con un nome diverso, e vede direttamente il Comune come editore.
A chiudere la carrellata degli interventi, il giornale di casa El Peagno. Piena fiducia e soddisfazione per come da 30 anni viene portato avanti la esprime l’attuale presidente della Pro Loco di Sanguinetto, Giovanni Fioravanti: “un giornale che viene scritto, per il 90% direttamente dai paesani e dalle associazioni del territorio, e non ha problemi economici, grazie agli sponsor e alle libere offerte raccolte tramite un bollettino postale inserito nel numero di fine anno”.
Tante storie, alcune di successo e di soddisfazione per i protagonisti, altre con criticità o esiti negativi, tratteggiano un quadro complessivo che vede una prevalenza di fiducia e volontà di portare avanti delle attività importanti per le comunità interessate.