Ma dai, non ci posso credere, mi è arrivata una multa per eccesso di velocità! Sarà la terza in tutta la mia vita di automobilista!-
– Non ci credo, proprio tu che vai talmente veloce che sei l’unico che ha i moscerini spiaccicati sul lunotto posteriore. Dove l’hai presa?-
– A Venaria, sulla strada in ingresso arrivando dalla Mandria: pensa, andavo a 74 km/h invece di 70. Sicuramente andavamo al cinema, è il nostro punto di riferimento.-
– Di sicuro. Se risale allo scorso inverno è sicuramente quando siamo andati a vedere “Ci vediamo domani” con Giulia Sovrappesi.-
– No, intanto era “C’è ancora domani” e l’attrice era Paola Cortellesi; poi è impossibile, guarda la foto: avevamo l’auto scoperta. Non credo proprio che giriamo così in pieno inverno, dal momento che abbiamo il torcicollo a metà luglio con quaranta gradi all’ombra. E non credo nemmeno di girare con l’auto scoperta a Venaria, che non è proprio Trondheim.-
– Ci sono, era l’ultimo della serie Alien: “Alien con Badant”, con la Carlotta Terùn.-
– Ma cosa dici. Quel film è vecchiotto, del 2017. Comunque, era “Covenant” con Charlize Theron. Era quel periodo che faceva talmente caldo che andavo a dormire nella cisterna del gasolio.-
– Vero, allora era quando prima sei andato a ritirare le analisi a Ciriè e poi abbiamo fatto il giro: mi ricordo in particolare la cena dopo il film in quella specie di pizzeria… come si chiamava? Forse da “Popò e Rosario”, che hai aspettato il branzino per due ore e c’era quella tavolata di villani urlanti e volevi uccidere i bambini. Sembrava Capodanno! Allora siamo andati a vedere “Maserati” con Madam Ginger, che era la storia del grande Enzo Maserati.-
– Ommi Signur. Ma non ci ricordiamo proprio più niente. La pizzeria era “Totò e Macario”, e il film si intitolava “Ferrari”, con Adam Driver. Ed era Enzo Ferrari, sigh. Ma non era nemmeno quello, perché siamo andati quella volta che eravamo preoccupati per il gatto con la colite.-
– Eppure, siamo andati per un film. A meno che non fossimo a Venaria per visitare la Reggia.-
– Guarda che la Reggia l’abbiamo già visitata cinquanta volte. Non ricordi che a forza di vederci ormai i turisti ci scambiavano per le guide e ci chiedevano informazioni?-
– Allora siamo andati per rinnovare la Tessera Musei, ecco cos’era. –
– Ma no. Non ti ricordi che abbiamo fatto quasi un’ora di coda per il rinnovo, ma poi ci siamo accorti di aver sbagliato negozio che invece era di fianco? E che per non fare figuracce avevo comprato due chili di Cannabis sotto gli occhi esterrefatti del commesso rasta?-
– Ah già, è vero. Allora ho trovato: il film era quello sulle bande di motociclisti che si chiamava “Dì, che ridere” con Pinin Boiler e Oliver Hardy. Ti era talmente piaciuto che avevi ripreso il vecchio e pesante Chiodo Schott dall’armadio e l’avevi indossato sull’Harley rovente in pieno luglio a cinquanta gradi. Ricordo anche la nottata seguente al Pronto Soccorso.-
– Certo, Stallio e Ollio… Ma per favore. Intanto era “Bikeriders” e gli attori erano Austin Butler e Tom Hardy, ma non era nemmeno quello. Non mi ricordo proprio.-
– Forse era quel giorno che al supermercato di Robassomero c’era l’offerta per i pensionati, che per ogni dieci euro di spesa ti regalavano una confezione di purga. Così poi abbiamo proseguito per Venaria sperando che ci fosse un film per noi.-
– Non credo, guardiamo sempre in anticipo la programmazione su “R.S.A. Movies”.-
– Aspetta, forse ci siamo. Qual era quel film che abbiamo visto, girato nel deserto con quelle anguille giganti… aveva il titolo con il nome di un’auto della Fiat… forse era “Pande”?-
– Nemmeno quello. E comunque era “Dune”. Che io non avevo visto bene perché sono dovuto correre in bagno ululando a causa della pizza alle cipolle e dell’aria condizionata in sala a meno venti gradi. Hanno poi dovuto chiudere il cinema e bonificare i bagni. Che vergogna.-
– Ma non siamo proprio rimbambiti così. Pensiamoci un attimo con calma. Forse mi avevi solo accompagnato a una visita dall’ortopedico in quel mese di giugno del 2023, me la ricordo bene perché ero riuscita a prenotare senza problemi tramite ASL nel febbraio del 1974.
– No no! Siamo andati per un film. Aspetta forse ho trovato. Siamo andati a vedere un bellissimo poliziesco intitolato “Fino all’ultimo indizio” con Denzel Badmington. Mi ricordo bene perché prima siamo passati in farmacia a prendere uno scatolone di Omega Tre per il colesterolo. Ecco cos’era. Ah, a proposito di Polizia: lo sai che mi è arrivata una multa?-
Bear