Tempi Nuovi era un periodico, fondato da Camillo Olivetti, pubblicato a Torino fra il 1922 e il 1925. Il giornale, dapprima simpatizzante di Mussolini, visto come salvatore della Patria dall’anarchia, prese poi coscienza, a partire dalla “strage di Torino” del dicembre 1922 e poi del delitto Matteotti, della vera natura del fascismo. Diventò quindi voce dell’opposizione aventiniana, fino alla forzata chiusura nel 1925.
Fra i collaboratori di Tempi Nuovi nella breve vita del settimanale, il dottor Carlo Angela, padre di Piero. A scoprire questo aspetto dell’attività di Carlo Angelo fu, circa venti anni fa, lo storico Franco Brunetta, e fu così che cominciò ad interessarsi delle vicende di quel giornale.
Questo lo spunto iniziale che ha portato Franco Brunetta a cominciare l’indagine storica che ora si è tradotta nel libro “Fascismo e Tempi Nuovi”, pubblicato da Araba Fenice.
Il libro domenica 27 ottobre è stato presentato al pubblico a San Maurizio C.se, nella sala consiliare del Municipio ( in linea d’aria a qualche decina di metri dall’edificio di Villa Turina dove Carlo Angela operava). Ad interloquire con l’autore Antonello Micali direttore del settimanale Il Risveglio, Luciano Boccalatte vicepresidente dell’Istituto Piemontese per la storia della Resistenza “Giorgio Agosti” e Michelangelo Picat Re sindaco di San Maurizio. In presenza di un pubblico numeroso ed attento una vicenda storica di cento anni fa è stata riportata alla luce, una vicenda che si inserisce in un periodo cruciale della storia italiana che precedette la “legale” presa del potere da parte del fascismo, favorita dal “suicidio” delle altre forze politiche presenti in Parlamento.