Era stata presentata dal consigliere Endrio Milano, e approvata all’unanimità nel Consiglio Comunale dello scorso 27 settembre, la mozione a favore dell’adesione alla campagna di sensibilizzazione promossa da Greenpeace per la messa al bando dei composti PFAS, sostanze prodotte da varie attività industriali e che possono inquinare le falde da cui viene attinta l’acqua potabile. Al proposito nuovi e più stringenti limiti per stabilire l’idoneità al prelievo per usi potabili entreranno in vigore nell’Unione Europea nel gennaio 2026.
Nei giorni scorsi sono arrivati, prima da Regione Piemonte e poi da SMAT, i riscontri di risposta al Comune di Caselle, i cui uffici avevano trasmesso il testo della mozione.
La Divisione Sanità della Regione Piemonte ha confermato che sul territorio piemontese è stata avviata la campagna di monitoraggio delle sostanze comprese nei parametri previsti dalla Direttiva UE 2020/2184 per quanto riguarda “PFAS-totale” e “somma di PFAS” per il 2024-2025 nelle acque destinate al consumo umano.
Con lettera a firma del Presidente Paolo Romano del 7 novembre 2024 SMAT a sua volta ha trasmesso al Sindaco di Caselle i valori di “somma di PFAS” dei campioni prelevati nel territorio comunale casellese nel 2023 e nell’anno corrente, allegando apposita tabella con i valori misurati. Gli ultimi campionamenti, datati 10/10/2024 e 23/10/2024, sono riferiti a punti di presa in via Bianco di Barbania fronte civico 22, via Grassi angolo via Vernone e via Martiri.
Acqua potabile e PFAS
Regione Piemonte e SMAT rispondono alla mozione del Comune di Caselle
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