Ugo Nespolo
“Lavorare, lavorare, lavorare Preferisco il rumore del mare”
bronzo
h 52 x 40 cm
Alla Galleria Malinpensa by La Telaccia (C.so Inghilterra 51 – Torino), nella mostra “L’Artista come saltimbanco” – a cura di Monia Malinpensa – si possono ammirare numerose opere di Ugo Nespolo, la cui cifra stilistica spesso s’incontra quando si attraversa la città sabauda. Dal 2006 l’autore cura il progetto “Museo nel Metrò”: vetrofanie, ispirate ai nomi delle fermate, impreziosiscono le stazioni della metropolitana; per la sala conferenze “Trasparenza” nel grattacielo della Regione Piemonte (recente sede amministrativa progettata da Massimiliano Fuksas e inaugurata nel 2022) Nespolo ha invece creato l’”Allegoria del Piemonte”, immagine che verrà replicata in tutti gli Uffici regionali per le Relazioni con il Pubblico; l’artista ha ideato altresì il nuovo logotipo della Regione attraverso una stilizzazione dell’elevata struttura architettonica.
Dalla stessa mano ha origine il logo delle Tre Terre Canavesane, progetto culturale e turistico nato dall’accordo fra i Comuni di Agliè, San Giorgio Canavese e Castellamonte, città ove è inoltre presente il “Monumento alla stufa”.
Fin dagli anni Sessanta, l’autore sperimenta Movimenti e tecniche: aderisce a Pop art, arte concettuale, Arte Povera e Fluxus, si esprime per mezzo del cinema, quindi applica il proprio talento a dipinti, sculture, manifesti, maioliche, tappeti, scenografie e costumi teatrali, videosigle televisive, cartoni animati, arredi, illustrazione di libri e decorazione di veicoli, indumenti, oggetti, accessori e orologi da polso; Nespolo espone le opere in Italia e all’estero, mentre gli vengono affidati compiti di direzione artistica (Richard Ginori), di presidenza (Museo del Cinema) e commesse da parte di aziende private.
L’autore conosce ricamo, intarsio, arazzo e sviluppa una personale tecnica di uso del legno che tuttora lo caratterizza.
La mostra alla Galleria Malinpensa permette di apprezzare l’impronta ironica e trasgressiva dell’artista: tra citazioni dell’Uomo Ragno, “Giardini segreti”, collages in cui cifre numeriche assumono funzione compositiva, un enorme fungo in un interno e un cane al guinzaglio in un museo, sono presenti alcuni eloquenti suggerimenti destinati a eventuali persone moleste.
Nelle immagini, visitatori popolano sale espositive in cui ritratti di “Marilyn” si moltiplicano; dipinti celebrano la velocità dei ciclisti mentre tarsie in stoffa raffigurano geometriche visioni.
Arazzi includono auto-citazioni; si possono osservare altresì un omaggio alla musica e una Deposizione che rievoca “Rosso Fiorentino”.
Una scultura in poliuretano rappresenta un grande fiore; un’altra si compone d’intersezioni fra numeri e lettere.
“Lavorare, lavorare, lavorare: preferisco il rumore del mare”, adattamento di un verso del poeta Dino Campana, è il titolo di una bronzea creazione che in una monumentale versione sul lungomare di San Benedetto del Tronto (AP) raggiunge l’altezza di sette metri.
Dunque la mostra di Nespolo evidenzia, come sottolinea il testo critico della curatrice, che “La sua personalità forte e dirompente e soprattutto inimitabile, da cui scaturisce ogni opera, ci regala effetti scenici, icone e metafore sorprendenti per una visione altamente espressiva ricca di sensibilità ed autonomia interpretativa. Nespolo conferisce al suo iter i veri valori del fare Arte: capacità di osservazione, studio impegnato nella ricerca e nella creazione, ricchezza di sintesi e intensità emotiva”.
Ugo Nespolo
“Blue note”
Acrilici su legno
50 x 70 cm
