L’appuntamento era per le ore 10 di domenica 10 novembre, alla zona picnic di Borgata Francia. Invitate dall’Amministrazione Comunale, associazioni e cittadinanza per l’inaugurazione ufficiale della rinnovata pista ciclo-pedonale, da Borgata Francia al Port dij Gai. Ma non solo. Come ha spiegato il sindaco Marsaglia prima del momento del taglio del nastro: “Siamo oggi qui nel posto simbolo dell’alluvione del novembre 1994, che devastò gli argini del fiume Stura colpendo fortemente i residenti di Borgata Francia. Oggi, a distanza di trent’anni, vogliamo ricordare e riflettere su quella tragica esperienza, nonché celebrare la resilienza della comunità che ha saputo rialzarsi con forza e determinazione. L’inaugurazione della pista ciclo-pedonale, che corre in diversi tratti in prossimità degli argini ripristinati, rappresenta non solo un simbolo di rinascita, ma anche un’opportunità per la cittadinanza di riappropriarsi di uno spazio che ha visto il dolore, ma che ora torna a vivere”. Il sindaco ha voluto quindi chiamare sul palco per la consegna di una pergamena i rappresentanti delle famiglie Aimone e Bottione, che persero le loro abitazioni, e l’attuale presidente del comitato di Borgata Francia, Pino Spina. Spina nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di intervenire sulle criticità residue per la messa in sicurezza, utilizzando anche l’esperienza di chi vive sul posto, e può fare quindi da sentinella del territorio. Il Comitato Borgata Francia si dichiara disponibile al proposito e comunica la decisione di rilanciare la propria attività. Importante anche la manutenzione, fra cui c’è anche la rimozione degli alberi che crescono dentro il letto del fiume. Un intervento sulla cui importanza – ha fatto presente Marsaglia – bisogna convincere anche chi non è d’accordo.
La rinnovata pista ciclo-pedonale si sviluppa per circa tre chilometri, su un tracciato che in certi punti si discosta da quello precedente, troppo a rischio di erosione in caso di alluvione.
Dopo il taglio del nastro, fatto dal sindaco assieme alla consigliera regionale Paola Antonetto, una folta pattuglia di atleti di Caselle in Cammino, ben riconoscibile per le magliette arancioni, si è immessa nella pista, profittando della bella giornata di sole, per sperimentarne da subito il tracciato. Tracciato a cui si può accedere, oltre che dalle due estremità di Borgata Francia e Port dij Gai, anche dai due punti intermedi di strada Caldano e torre acquedotto. Tutti i punti di accesso sono attrezzati con punto luce alimentato da pannello fotovoltaico e telecamere di sorveglianza.