Duratone – Duratone
Duratone, freschissimo di stampa l’album di debutto della band omonima, pubblicato il 5 ottobre 2024. Un caleidoscopio sonoro che unisce energia punk, atmosfere post-rock e sfumature heavy metal. La band nasce dall’incontro quasi fortuito di musicisti provenienti da generi diversi: Silvio Terruli, chitarrista dal tocco zeppeliniano, Daniele Cortese, bassista con un passato punk, Angela Pastore, voce principale con un’anima melodica, e i batteristi che si sono alternati, portando differenti sfumature di energia metal. Attualmente alla batteria è presente Marco Grego, mentre nel disco suona Ettore Sardano.
La band ha all’attivo l’EP Saturday (2018) e ora, con Duratone, propone una serie di brani che oscillano tra ritmi ballabili e atmosfere più cupe, sempre con un’anima rock’n’roll a 180 bpm.
L’artwork dell’album, creato tramite intelligenza artificiale, raffigura la band in versione zombie durante un concerto, un’immagine che cattura lo spirito ironico e ribelle del disco.
Ifasti – Oltre: i Dischi del Minollo, Scatti Vorticosi Records
IFasti, band storica di “spoken rock”, nata e cresciuta fra il capoluogo subalpino e la provincia nell’inverno 2008 dalle ceneri dei Seminole, premiati come band rivelazione nell’anno 2021 con il disco “Tutorial”da Rock Targato Italia. Otto le tracce in questo quarto album della band, che si propone in una formazione decisamente insolita, con una voce, due bassi, computer e una chitarra.
Così IFasti sintetizzano il contenuto di questo nuovo album: “Quante volte avremmo potuto andare oltre e invece ci siamo fermati. Potremmo far defluire i pensieri, le emozioni e sciogliere le tensioni.
Oltre questa condizione umana, individuale e collettiva, che ci fa vivere con il credere in un’unica realtà possibile. Le realtà possono essere tante, noi umani siamo esseri intenzionali.”
Milano/Bairo/Fantimax – “Dicono che i cervi”
È uscito a metà ottobre Dicono che i cervi, singolo nel quale viene messa in musica una lirica del 2020 di Gianni Milano, pedagogista e poeta torinese tra i più importanti esponenti del movimento beat in Italia. Un’appartenenza che viene ricordata anche dalla copertina, con un’immagine che rielabora in chiave pop e psichedelica una fotografia che ritrae il poeta torinese insieme a Allen Ginsberg, scattata nel 1967 durante il Festival dei Due Mondi di Spoleto. Il brano interpreta in una dimensione ipnotica, a cavallo tra sonorità new wave e psichedelia, la lirica di Gianni Milano, in cui il poeta elabora il desiderio di un ritorno ad una propria personale Itaca. L’ispirazione iniziale della canzone, che era nata nel 2020 nell’ambito del Coronadays Jammin’, il progetto di creazione musicale condivisa online durante il covid, è poi stata rielaborata, cantata e remixata da Massino Fantinati ed è distribuita dall’etichetta torinese Toast Records di Giulio Tedeschi. Il brano è presente in anteprima sulla pagina della casa discografica (link diretto attraverso il qr), ma a breve verrà distribuito anche sulle principali piattaforme di streaming online.