A Palazzo Mosca un’ora di acceso dibattito per il primo punto all’ordine del giorno, relativo alla proposta di decadenza del consigliere Roberto Turletto, appartenente alla lista di minoranza Caselle Futura. Proposta che aveva avuto origine dalla segnalazione, pervenuta da Endrio Milano, capogruppo dell’altra lista di minoranza Progetto Caselle 2027, del superamento della soglia di tre assenze non giustificate consecutive, prevista dallo Statuto Comunale come causa di decadenza.
La discussione in Consiglio ha avuto un prologo nella “conferenza capigruppo“ di lunedì 11 novembre, quando, a porte chiuse, sono state lette le motivazioni scritte consegnate da Turletto a giustificazione delle sue assenze in Consiglio e nei lavori delle commissioni consiliari.
“Giustificazioni di carattere personale che – dichiara il consigliere Milano, aprendo la discussione in Consiglio – mi avevano quasi convinto ad astenermi nella votazione sulla decadenza. Ma quando qualche giorno dopo ho letto su Cose Nostre l’articolo di Fontana dal titolo “I nuovi mostri”, ove la motivazione addotta per le assenze sembrerebbe invece una scelta politica, mi spinge ad optare per la decadenza. Non deve passare la tesi che il Consiglio Comunale sia inutile! Siamo in un momento di crisi della democrazia rappresentativa, e il rischio che corriamo è che la prossima volta che andremo a votare saremo meno di quel 50% che ha votato l’ultima volta”. Aggiunge inoltre Milano, leggendo alcuni passi dell’articolo di Fontana, “chi scade nell’insulto scritto forse è meglio che non stia in Consiglio”, e preannuncia una successiva richiesta di intervento per fatto personale.
Per la lista Caselle per Tutti il consigliere Baracco preannuncia il voto contrario alla decadenza: “Come gruppo auspichiamo la massima partecipazione ai lavori del Consiglio, ma anche molta cautela nel far decadere una carica elettiva pubblica, per rispetto della volontà di chi li ha votati”. La stessa cautela presente in svariati pronunciamenti della giurisprudenza, e vengono citate da Baracco diverse sentenze di Consiglio di Stato, Ministero Interni e TAR. Il disinteresse del consigliere a proseguire nel suo mandato deve essere dimostrato in maniera inequivocabile.
Molto più sintetica la dichiarazione di voto, per la maggioranza, del capogruppo Bocchetta. In quanto soddisfatti delle giustificazioni addotte da Turletto, il voto di Caselle nel Cuore sarà contro la decadenza.
A intervenire per ultimi i due consiglieri di Caselle Futura. Per Fontana si è dedicata un’ora di tempo del Consiglio a un argomento che interessa relativamente la città: “Quello di Milano è stato un attacco politico. Caselle Futura ha una lunga storia di partecipazione alla vita amministrativa, sempre all’opposizione, e non ha mai mancato di rispetto ai suoi elettori. Stasera Endrio Milano ci ha fatto una lectio magistralis, ma noi non siamo suoi allievi”. Prosegue Fontana: “Motivi per la decadenza non ce ne sono, e Turletto può dimostrare 40 anni di aiuto alla comunità, come la città ben sa”. Turletto: “Per me essere consigliere comunale non è solo fare presenza ai Consigli, ma vuol dire essere sul territorio, raccogliere le segnalazioni dei cittadini, risolvere problemi, anche in collaborazione con l’assessore di competenza. E questo senza fare notizia, senza apparire sui giornali”.
Si passa alla votazione. Dei 15 consiglieri presenti, 13 votano contro la proposta di decadenza, che viene quindi respinta. Astenuti Endrio Milano e Roberto Turletto.
Un’ora per arrivare ad un nulla di fatto, mentre Caselle è in condizioni pietose: una stazione imbarazzante, residui di cantieri ovunque, sporcizia, trasporti per i pendolari incerti, investimenti per migliorare la qualità della vita pari a zero… andiamo avanti così…