Nella quiete della notte, il mio studio è avvolto da un’atmosfera quasi magica. La musica è il mio rifugio e stasera ho deciso di dedicarmi a un grande artista: Umberto Tozzi. Questa sera anche la mia playlist è dedicata a lui. Partiamo con “Ti amo”, una delle sue canzoni più iconiche. Le note si diffondono nell’aria, creando un’atmosfera nostalgica e vibrante, proprio come quella che ho respirato durante il suo concerto di qualche settimana fa all’Inalpi Arena. Non riesco a togliermi dalla mente quel concerto strepitoso, un evento che ha segnato il mio cuore. La musica ha vinto, come sempre, e questa volta mi ha avvolto in un abbraccio caloroso, facendomi dimenticare tutto ciò che mi ha afflitto nei mesi scorsi, finalmente ho ritrovato l’emozione durante un concerto. È stato un momento di pura connessione, un’esperienza che ho percepito con ogni fibra del mio essere. L’Inalpi Arena è esploso di felicità e energia, creando un’atmosfera che trascendeva la semplice esibizione. Qui non si trattava solo di Umberto Tozzi sul palco; si trattava di un’intera comunità riunita per celebrare la musica. A volte ci dimentichiamo che l’atmosfera di un concerto è creata non solo dall’artista, ma anche da chi riempie il pubblico. E quella sera, il pubblico era vivo. Volti emozionati, sorrisi che brillavano, persone che cantavano a squarciagola ogni parola delle canzoni. Umberto Tozzi, con la sua voce inconfondibile, è stato accolto come un vero idolo. I fan non erano più solo nostalgici; sembravano tornati indietro nel tempo, catapultati in una giovinezza che sembrava inalterata. Ogni nota, ogni parola, risvegliava ricordi che tutti noi custodiamo gelosamente. La potenza della sua musica è stata capace di trasmettere emozioni così forti che sembrava di essere di nuovo in quelle estati di tanto tempo fa, quando le sue canzoni risuonavano in ogni angolo. Mentre ascoltavo “Gloria”, ho realizzato quanto questo artista sia legato alla mia vita. Umberto Tozzi è un nome che ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore, non solo per la sua musica, ma anche per le storie familiari che mi legano a lui. Mio padre, all’epoca giovanissimo batterista, abitava vicino Tozzi e spesso passavano momenti insieme , proprio in quelle strette strade della periferia torinese, dove il cantautore ha iniziato i primi passi della sua carriera. La mia compagna porta il nome “Gloria”, ispirato dalla celebre canzone, e questo crea un legame ancora più profondo, quasi magico. Sua mamma è una fan sfegatata, e quella sera lei era lì. Ho avuto il piacere di fotografarla, di vederla cantare e saltare con una bandana in testa dedicata a Tozzi. Era un’immagine incredibile: una donna che vive e respira musica, completamente avvolta dalla gioia del momento. Vederla così felice, insieme ad altri fan, mi ha fatto sentire parte di qualcosa di più grande. Questo è Tozzi: è vita, è emozione, è una connessione intergenerazionale. Ogni canzone eseguita quella sera portava con sé un pezzo di storia, un frammento di vita che ognuno di noi poteva rivivere. I brani più amati come “Qualcosa qualcuno” e “Stella stai” hanno fatto vibrare l’aria e le emozioni hanno raggiunto il culmine. Mi sono lasciato trasportare dalle melodie e ho cantato insieme a tutti, anche se avevo la fotocamera in mano. Le emozioni si sono intensificate quando Tozzi ha iniziato a parlare al pubblico, raccontando aneddoti della sua carriera e dei suoi inizi. La sua umiltà e la sua genuinità hanno colpito tutti noi, rendendo ogni parola ancora più significativa. Era evidente che la sua musica era una parte di lui, e ora, in quel momento, anche noi eravamo una parte della sua storia. Quando ha cantato “Gli altri siamo noi”, ho sentito che quelle parole rispecchiavano perfettamente il nostro stato d’animo. L’Inalpi Arena si è trasformata in un luogo di celebrazione, dove ognuno di noi poteva sentirsi compreso, accolto. Ogni nota risuonava come un messaggio di speranza e unità, un invito a ricordare che, nonostante le difficoltà, la musica può sempre unire le persone. In quel momento, ho capito che la musica di Tozzi non è solo un insieme di note e parole, ma un viaggio emotivo che ci accompagna nel corso della vita. È una colonna sonora delle nostre esperienze, dei nostri ricordi e dei legami che costruiamo. La serata è stata un viaggio attraverso il tempo, un’esperienza che non avrei mai potuto dimenticare. Con il cuore ancora pieno di emozione, mentre il concerto si avvicinava alla conclusione, ho pensato a come questi momenti siano rari e preziosi. È difficile descrivere la sensazione di essere lì. Umberto Tozzi ha dato vita a un evento indimenticabile, il suo addio alla musica che difficilmente scorderemo, e sono grato di averne fatto parte. Con l’ultimo brano, sono scoppiati i coriandoli e il pubblico dell’Inalpi è esploso in un applauso caloroso, un’ovazione che sembrava non finire mai. La musica di Tozzi è davvero immortale, e quella serata rimarrà nei cuori di tutti noi. Mentre vi saluto, vi invito a riflettere sull’importanza della musica nella vostra vita. Ricordate che, come dice Tozzi in “Ti amo”, ogni nota ha il potere di risvegliare emozioni e ricordi. Fino alla prossima volta, continuate a lasciarvi trasportare dalla musica, perché essa è vita.
William Bruto