Violenza di genere: lo sport, strumento di prevenzione

Il 25 novembre è stata la giornata Internazionale  contro violenza sulle donne. Una piaga sociale considerata  dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2020)  alla stregua di  una emergenza di salute pubblica   per le  conseguenze  devastanti sul benessere psicofisico individuale e collettivo.
Le pratiche  sportive, possono svolgere un ruolo importante  nel prevenire questo tipo di violenza, promuovendo nel contempo il rispetto reciproco, la collaborazione e la coesione, ma soprattutto l’eliminazione degli stereotipi di genere.
Lo sport innanzitutto forma individui che riescono ad allacciare buone relazioni sociali e a gestire le proprie emozioni  per prevenire la rabbia e l’aggressività. Alcuni studi psicologici hanno dimostrato che lo sport può ridurre i comportamenti violenti, favorire l’autostima e promuovere la parità tra i sessi (García López et al., 2021; Dagkas & Armour, 2013).Tuttavia affinché lo sport diventi un efficace strumento di prevenzione è fondamentale che i tecnici e gli operatori sportivi siano adeguatamente formati e sensibilizzati alla parità di genere e alla rimozione degli stereotipi di genere, affinché diano la precedenza alla collaborazione e al rispetto reciproco piuttosto che alla competizione  e alla svalutazione di chi appare diverso. Lo sport pertanto risulta essere non  solo un’attività fisica, ma anche un potente strumento educativo che facilita l’apprendimento delle competenze socialmente utili, le cosiddette “life skills” (Chiappi, 2022). A tal fine la pratica sportiva può essere considerata davvero un catalizzatore di cambiamento sociale, contribuendo a formare giovani più rispettosi, più empatici e più consapevoli delle capacità e dei diritti propri e altrui.
In sintesi attraverso lo sport è possibile generare un ambiente sociale evoluto   a garanzia di futuro migliore e privo di violenza.