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domenica, Gennaio 19, 2025

    Animali sinantropici molesti

    Carissimi lettori, bentrovati.
    Questo numero è dedicato agli animali sinantropici e cioè a quegli animali che normalmente vivono in compagnia dell’uomo. A parte cani, gatti ed altri animali con i quali siamo legati da rapporti affettivi, sempre più spesso ci troviamo a convivere con animali molesti.
    L’autunno è sicuramente la stagione della grande invasione di roditori, dai topolini domestici (Mus Musculus Domesticus) ai topi di fogna (Rattus Norvegicus e Rattus Rattus). La femmina del topo, nel periodo di vita (da 2 a 4 anni) è in grado di generare oltre 150 discendenti e sulla riproduzione dei topi c’è sicuramente molto da sapere, come il fatto che alcuni spermatozoi siano in grado di avvelenare i rivali durante la corsa all’uovo per riuscire a fecondarlo per primi (fonte Focus) e che le femmine abbiano pieno potere decisionale sulla gestazione, sia in quanto pare possano ritenere lo spermatozoo e dunque riprodursi anche senza accoppiarsi e sia in quanto pare possano addirittura riassorbire l’embrione di una prima gestazione in modo da non portare a termine la gravidanza, se nel frattempo optano per una nuova gestazione con un maschio migliore con cui si sono accoppiate successivamente. Detto questo, si comprendono le ragioni per cui le infestazioni di questi animali possono davvero essere consistenti. I topi rappresentano una minaccia per la salute dell’uomo in quanto portatori di agenti patogeni, come virus e batteri ed anche fonte di stress ed ansia.
    Come combattere il problema? Sicuramente il primo punto è evitare richiami olfattivi e cioè evitare di lasciare cibi o rifiuti nelle aree esterne (giardini e balconi). Molto utile è anche andare a sigillare con reti o griglie i tombini e con appositi prodotti le altre porzioni dell’edificio che presentino fessurazioni. Una volta definito il problema e prese tutte le precauzioni, se persiste, bisogna passare alla derattizzazione a cura di ditte specializzate, ricordando che in condominio, al manifestarsi dell’infestante, l’amministratore deve provvedere anche senza alcuna delibera assembleare alla disinfestazione (Legge 82/1994) che sarà a carico del conduttore dell’immobile (art. 1576 c.c.).
    Posto che il topo non ha la capacità di vomitare, se assume veleni non può tentare di espellerli; avvelenarlo potrebbe dunque tradursi in un problema per gli altri animali invece a noi graditi, pertanto sono sempre più utilizzati prodotti senza veleni, specie in ambito condominiale. È utile inoltre sapere che il topo ha memoria cinetica e dunque passa sempre negli stessi punti con comportamento tigmotattico (e cioè sempre con una parte del corpo protetta da una parete) e questo consente, quando visualizzato di poter collocare nel percorso da lui adottato il corretto dispositivo rodenticida.
    Vi aspetto sul prossimo numero di Cose Nostre.

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