Sabato 21 dicembre sotto i portici di Palazzo Mosca, la Biblioteca con Informagiovani ha festeggiato il Natale il scambiando e regalando libri. Il bookcrossing è un fenomeno socio-culturale nato nel 2001 da un’iniziativa di Ron Hornbaker che decise di diffondere spontaneamente la cultura. Consiste nel lasciare volontariamente libri in un luogo pubblico così che possano essere letti da altri. Un libro contiene al suo interno un valore, motivo per cui dovrebbe circolare ed essere condiviso, così che le idee si diffondano tra diverse persone. Il significato del termine bookcrossing deriva dall’incontro della parola book – libro e crossing – scambiare, incrociare, quindi vuol dire scambiarsi libri o, in alternativa si riferisce all’incontro tra le vite di chi legge. In qualche modo i lettori entrano in contatto passandosi i volumi. È la celebrazione della lettura e un posto dove i libri acquistano una nuova vita. È un modo semplice e divertente per tracciare e condividere i libri e allo stesso tempo un modo per unire le persone usando i libri come facilitatori di un’immensa conversazione. L’iniziativa della Biblioteca “Jella Lepman” ha attirato grandi e piccoli, ha regalato molti libri, molte finestre su mondi diversi, dove ogni pagina è un nuovo orizzonte da esplorare, ogni frase un’opportunità di crescita e scoperta personale. La lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno, pertanto conoscersi e scambiarsi le esperienze vissute grazie ad essa, permette di arricchirsi, di conoscere e sperimentare, vivendo quasi una vita parallela. Umberto Eco ebbe a dire:” Chi non legge, a settanta anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito…perché la lettura è una immortalità all’indietro”.