Nell’ultimo articolo di quest’anno, trattiamo brevemente un argomento del quale si sente spesso parlare, a volte citato solamente come PNRR.
Ma di cosa si tratta esattamente? Il “Piano nazionale di ripresa e resilienza” è quel programma attraverso il quale il nostro governo si propone di allocare ed utilizzare i fondi europei (individuati nel regolamento UE 2021/241) destinati al rilancio economico dei paesi dell’Unione europea per superare le difficoltà causate dalla pandemia Covid19, che ha colpito trasversalmente tutti gli stati.
Tale piano, in allora predisposto dal governo Draghi ed approvato dalla Commissione europea nel 2021, si compone di sei missioni, ciascuna delle quali prevede una serie di misure in diverse materie, che possono estrinsecarsi in riforme o investimenti. Tali misure devono rispettare delle scadenze trimestrali ed il termine massimo consentito per la conclusione dell’intero iter è stato fissato nel 2026.
I settori ai quali sono destinati i fondi del Pnrr italiano sono specificamente:
Infrastrutture, Transizione ecologica, Salute, Scuola Università e Ricerca, Giustizia, Digitalizzazione, Inclusione sociale, Cultura e turismo, Pubblica amministrazione, Impresa e lavoro.
Alle infrastrutture e all’ambiente sono destinati la maggior parte degli investimenti. Ogni scadenza correlata alle misure da attuare è sempre assegnata ad un ente titolare, solitamente individuato nei ministeri e dipartimenti della presidenza del consiglio.
Oltre al quadro normativo europeo, l’Italia ha adottato anche una serie di norme interne al fine di portare a conclusione le misure previste nei tempi stabiliti, in quanto, l’inosservanza delle scadenze determinerebbe la mancata erogazione dei fondi. Ciascuno stato UE ha altresì la possibilità di modificare il piano interno in corso di attuazione; nondimeno, dovrà sempre sottoporre le modifiche alla Commissione europea, che svolge un ruolo di monitoraggio e verifica del rispetto delle procedure.
Appare quindi evidente come la portata di risorse e riforme previste nella programmazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, laddove completate, rappresenti una grande occasione per il nostro Paese, che dev’essere accompagnata da trasparenza e monitoraggio delle procedure.
“A peul eser n’ocasion”
A tutti i lettori, i migliori auguri di Buone Feste.