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domenica, Gennaio 19, 2025

    New York, una selva di grattacieli

     

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                        “Cercate quello che vi rende sereni”, Anonimo

    Quando Anja Wenger vuole vedere qualche luogo comincia parlandone in modo vago, per poi farsi più stringente… ed ecco che ci siamo ritrovati a New York.

    I grattacieli di New York possono essere definiti l’emblema dell’audacia architettonica e del desiderio di sviluppo urbano che, proprio nella Grande Mela, hanno conosciuto il loro progresso più importante. Per darvi un’idea della quantità di grattacieli presenti a New York pensate che nella città si trovano più di 7000 edifici con un’altezza superiore ai 35 metri e, fra questi, ben 100 sono più alti di 200 metri.
    Nonostante questo, il primo grattacielo costruito negli Stati Uniti fu l’Home Insurance Building di Chicago, edificato nel 1885 e alto 42 metri per un totale di 10 piani. Nonostante questi numeri impallidiscano rispetto agli edifici che saranno costruiti in futuro, possiamo dire che questo palazzo aprì la strada alla costruzione di grattacieli in tutto il mondo.
    Il primo grattacielo di New York, chiamato The Tower Building, fu completato soltanto nel 1889 e demolito nel 1914. Progettato dall’architetto Bradford Gilbert, l’edificio raggiungeva un’altezza di 11 piani e introduceva molti dei principi fondamentali dell’architettura dei grattacieli come l’utilizzo della struttura in acciaio.
    Il boom demografico negli ultimi decenni del XIX secolo e nei primi del XX, unito agli sviluppi tecnologici, come l’introduzione di un ascensore sempre più sicuro e affidabile, dettero un impulso decisivo alla necessità di costruire edifici sempre più alti.
    C’è da segnalare che, prima dell’avvento dei grattacieli, per molti anni l’edificio più alto di tutta New York con i suoi 85 metri d’altezza fu la chiesa di Trinity Church, che mantenne il primato fino alla costruzione del World Building alto 94 metri con 20 piani nel 1890 in Park Avenue.
    Durante tutto il XX secolo a Manhattan vennero costruiti una serie di grattacieli che diventeranno simboli della città stessa, non solo per la altezza ma anche per il loro aspetto.

    Empire State Building
    Con il suo stile art déco è forse il grattacielo più famoso di Manhattan, dal 1931 al 1967 i suoi 443 metri di altezza gli hanno permesso di detenere il primato di edificio più alto del mondo. La vista dall’Empire State Building, grazie alle sue due terrazze panoramiche, è una delle più apprezzate da chi visita New York.
    Certamente si tratta del grattacielo di maggior successo nella cultura popolare visto che, già pochi anni dopo la sua costruzione, divenne il protagonista della scena finale del primo film di King Kong: quando il gorilla, aggrappato al suo pennone, ingaggia uno scontro con i biplani che cercano di ucciderlo. Per inquadrare ancora meglio l’impatto che ebbe nella storia dell’architettura basti sapere che, oltre a quello dell’altezza, detenne altri due primati: fu il grattacielo costruito più velocemente – gli operai impiegarono soltanto 410 giorni ad ultimarlo – e fu il primo ad avere più di cento piani.

    Chrysler Building
    Fra i grattacieli che compongono lo skyline di New York il Chrysler Building rappresenta sicuramente uno di quelli più riconoscibili. La sua caratteristica guglia ha contribuito a farlo eleggere nel 2005 come il grattacielo più bello della Grande Mela, e ogni giorno centinaia di turisti cercano l’angolo migliore per fotografarlo.     Progettato dall’architetto William Van Alen, venne inaugurato nel 1930 e con i suoi 319 metri fu l’edificio più alto del mondo. Questo record però non durò a lungo perché la costruzione dell’Empire State Building, ultimata soltanto pochi mesi dopo, gli strappò il primato.
    Non si può salire sul Chrysler Building: fino al 1945 la risposta a questa domanda sarebbe stata sì, oggi però l’edificio viene utilizzato solo da chi lavora negli uffici al suo interno, perciò non ci sono terrazze panoramiche da cui ammirare lo skyline della città. L’unica parte accessibile al pubblico è la lobby all’ingresso che comunque merita sicuramente una visita.
    La lobby è un vero e proprio gioiello d’architettura, realizzato in Art Déco, con i soffitti rivestiti in marmo rosso come le pareti.
    La cosa che piace molto è l’opera di Edward Turnbull che, in un enorme murale, ha rappresentato aerei e macchine del suo tempo, nonché il grattacielo stesso con i lavoratori che furono impegnati nella sua costruzione.

    Flatiron Building, il grattacielo “ferro da stiro”
    Tra la Quinta strada e Broadway si trova un edificio a base triangolare alto ben 87 metri, il Flatiron Building,
    Edificato nel 1902, il Fuller Building, conosciuto da tutti con il nome di Flatiron Building, è fra i monumenti simbolo di New York ed è fra i grattacieli più fotografati dai turisti. La struttura solida e compatta si combina con il design innovativo, con i decori in terracotta e con la sua particolare forma rendendolo un edificio sorprendente ancora oggi così come al momento della sua costruzione agli inizi del Novecento.
    Il lotto di terra dove si trova venne comprato nel 1857 da Amos Eno per 30.000 dollari. Alla sua morte nel 1899 ci furono vari passaggi di proprietà fino a che la Cumberland Realty Company non lo comprò per ben 2 milioni di dollari. La società apparteneva a Henry S. Black, amministratore delegato della Fuller Company, società specializzata nella costruzione di grattacieli.
    Fu Black a chiamare l’architetto Daniel Burnham di Chicago, per costruire un edificio per uffici in memoria di George A. Fuller, fondatore della Fuller Company. Sin da subito i newyorkesi, osservando la sua forma, lo chiamarono Flatiron che significa “ferro da stiro”, ed è con questo nome che il mondo conosce l’edificio.
    Burnham decise di sfruttare l’area a sua disposizione e creò un edificio a forma triangolare la cui punta misurava solo 2 metri, ma che si innalzava fino a 87 metri per un totale di 22 piani. Nel 1902 questo era il grattacielo più alto e innovativo di New York con la sua struttura in acciaio. In quel periodo furono molte le persone che criticarono la costruzione e che pensavano sarebbe crollata per via dei forti venti che soffiano in questa specifica area della città, ma il Flatiron è sempre lì a farsi osservare, ammirare e fotografare.

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    Giovanni Cravero
    Giovanni Cravero
    Giovanni Cravero meglio conosciuto come Vanni, nato nel 1952 a Caselle di professione Agente di Commercio da sempre e da sempre con la grande passione di andare in giro ovunque sia possibile. Ho cominciato a muovermi all’età di 17 anni e senza soste questo mi ha portato a vedere ad oggi oltre 80 Paesi in tutti i 5 continenti, oltre 800 località e oltre 200 Siti Unesco, che come mi dice Trip Advisor rappresentano oltre il 60% della Terra.

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