Piero Gilardi
“Buganvillea e arance”
2006
Poliuretano espanso
Galleria Umberto Benappi
Torino ha di recente ospitato numerosi eventi artistici che hanno presentato autori e gallerie di respiro internazionale.
Tra le manifestazioni possiamo citare Flashback, The Others Art Fair, Artissima e Paratissima; sebbene ognuna delle mostre ci sia apparsa di notevole interesse, l’estesa offerta impone di compiere ristrette scelte: ci soffermeremo dunque su due sole esposizioni, evidenziando i protagonisti dell’area torinese.
Nei padiglioni di Flashback Habitat (C.so Lanza 75), ex- brefotrofio, si possono visitare sia “Una vita migliore. Frammenti di storie dell’Istituto per l’Infanzia della Provincia di Torino” (permanente), sia differenti mostre temporanee; fra le gallerie partecipanti alla dodicesima edizione di Flashbach Art Fair, intitolata “Equilibrium?”, Giamblanco espone alcuni dipinti di Angelo Cignaroli e del padre Vittorio Amedeo (pittori della corte sabauda) in cui compaiono il monte dei Cappuccini e il castello di Moncalieri.
La Galleria Del Ponte predilige invece opere realizzate negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta da Mario Giansone, Riccardo Cordero e inoltre da Carol Rama e Pinot Gallizio.
Da Umberto Benappi si ammirano un “autunnale” autoritratto di Vik Muniz e la verdeggiante scultura “Buganvillea e aranci” di Piero Gilardi, mentre l’offerta di Benappi Fine Art (Londra) spazia da settecentesche “potiches” cinesi a una “Madonna con Bambino” di Defendente Ferrari e finanche una scrivania “mazzarina” intarsiata da Ludovico De Rossi e Pietro Piffetti.
Opulenza di forme e materiali traspare dai gioielli d’epoca proposti da Lorenzo e Paola Monticone, ma rifulgente e ricoperto di brillanti è altresì il cavalletto da pittura creato da Nicola Bolla e presente presso Photo & Contemporary.
Aversa, fra dipinti di Carlo Bossoli, Vittorio Avondo, Lorenzo Delleani e Cesare Ferro, espone una “maschera” in cera modellata da Felice Casorati.
Eterogenee sono le proposte di Flavio Pozzallo (Oulx), dalla “Presentazione di Gesù al Tempio” intagliata dal rinascimentale Giacomo del Maino alla predella dipinta da Bernardino Lanino, per giungere a sculture, in gesso oppure in bronzo, di Umberto Mastroianni.
Maggiormente recenti sono le opere di Giulio Paolini e i “dècollages” di Mimmo Rotella scelti da In Arco.
È invece caratterizzata da un gusto contemporaneo l’esposizione The Others Art Fair.
Gagliardi e Domke mostrano esplosioni cromatiche e luminose, provenienti da siderali profondità, di Paolo Consorti ma pure opere di Antonio Marchetti Lamera in cui tonalità di grigi s’intrecciano descrivendo ombre.
HR_LAB (Chivasso) presenta i tre artisti Luca Razzano, Max Tomasinelli e Francesca Vergnano che, ispirati dall’arcano del “Mondo”, dipanano rispettivamente i temi di massificazione sociale, relazioni generazionali e, attraverso la fotografia, contemplazione della vastità della natura.
Bea Sarrias inonda con vivida luce solare note opere di architettura in cui non s’avverte umana presenza (CRAG Gallery) mentre Sofia Fresia ritrae piscine in primo piano dinanzi a sfondi montani (Febo e Dafne).
Nello spazio di Il Cerchio e Le Gocce, associazione torinese che dal 2001 promuove culture underground, street-art e graffiti-writing, Kiki Skipi e Andrea Casciu esplorano il XXI Arcano maggiore in un viaggio tra simboli e interiorità, arte murale e dipinti di piccolo formato.
RoccaVintage espone fotografie anaglifiche di Ben Vine e immagini neo-pittorialiste di Enzo Pertusio, oltre a opere di Irene Gittarelli.
Da Beeozanam si può giocare con le creazioni “Cromoblok” di Riccardo Ten Colombo (pitto-sculture composte da tasselli magnetici riposizionabili) ma nell’area di Unique Contemporary sottili tondini di legno generano le realistiche immagini ideate da Maxim Vakultschik mentre i dipinti di Antonio Marra mutano forma e cromie in conseguenza del punto di osservazione.
I fondatori di Nisba Studio, gli artisti BR1 e GEC, portano alcuni esempi delle proprie opere di street-art; con le creazioni di Sarah Mazzetti, Mara Cerri, Antonio Pronostico, Marco Cazzato e Elisa Talentino (autrice del manifesto della rassegna), Caracol invita infine i visitatori a immergersi in un mondo di forme pure e linee essenziali.
Numerosi, durante le manifestazioni, sono stati i premi assegnati da differenti organizzazioni, così come eventi, appuntamenti, talk e performance.
Una serie di opportunità per scoprire dunque diverse forme d’arte, seguendo i propri interessi più intimi.
Elisa Talentino
“Il Mondo”
2024
Serigrafia
Galleria Caracol