Martina Giglio, poco più che ventenne, laureata in ingegneria gestionale ma soprattutto cantante, musicista e autrice, è una giovane donna dal futuro radioso, come il suo sorriso che illumina il viso durante tutta l’intervista. Originaria di Ciriè e sanmauriziese d’adozione, Martina, in arte Giglio, vanta radici calabresi grazie a mamma e papà, che sono stati i primi sostenitori del suo talento.
Dopo gli studi scientifici a Ciriè, Martina si è iscritta al Politecnico di Torino, dove ha conseguito la laurea in ingegneria gestionale. Tuttavia, la sua grande passione per la musica e il canto è sempre stata una costante, tanto che esistono video che la ritraggono già all’età di quattro anni mentre si esibisce davanti a un pubblico d’eccezione: i suoi genitori. Oggi Martina è proiettata verso un orizzonte internazionale, grazie a una carriera costruita con impegno, sacrifici e un talento che non passa inosservato.
“Fin dalle superiori, mia mamma mi aveva iscritta all’Istituto Civico Cuneo di Ciriè”, racconta Martina. “Quella è stata la mia prima vera scuola di canto, dove ho trovato entusiasmo, passione e forza.” Attualmente è seguita da Marina Marauda, insegnante privata di canto, che considera una figura fondamentale per il suo percorso: “A lei devo molto, soprattutto per l’esercizio costante e il supporto continuo.” A soli 16 anni, Martina aveva già formato una band, gli S’marty’S, composta da musicisti che oggi considera come fratelli maggiori. Con loro reinterpretava grandi successi, esibendosi nelle zone limitrofe.
La sua carriera musicale è stata un crescendo di successi. Nel 2013 ha partecipato al concorso musicale “Senza Etichetta”, organizzato dal Maestro Pochettino, e poi vincendo il premio Tavagnasco Rock. Questo traguardo l’ha portata a esibirsi l’anno successivo alla celebre kermesse musicale, aprendo il concerto di Cosmo. Nel 2016 è tornata a “Senza Etichetta”, vincendo il primo premio assoluto e ricevendo l’attestato direttamente dalle mani di Mogol, che le ha spalancato le porte del C.E.T. – Centro Europeo di Toscolano. Qui Martina ha affinato la sua voce e imparato a comporre e scrivere musica.
Da quel momento è diventata cantautrice, registrando brani originali con il produttore musicale cuneese Cali Low. La sua attività artistica ha raggiunto un punto culminante nel 2024, quando è stata invitata alla “Rassegna Lucio Dalla” al Teatro Celebrazioni di Bologna come artista emergente dell’anno, condividendo il palco con nomi di spicco come i Pinguini Tattici Nucleari, Madame e Brunori Sas.
Tra le esperienze più emozionanti, Martina ricorda con commozione il Concertone del Primo Maggio a Roma, dove ha vinto il Contest per artisti emergenti. “Quella giornata è stata unica,” racconta. “Papà Saverio non c’è più dal 2015, ma quel giorno era lì con me. Stava per piovere, ma improvvisamente il cielo si è rischiarato, ed è apparso il sole. È stato un momento magico.”
Con umiltà e determinazione, Martina si destreggia tra la carriera da ingegnere in una prestigiosa azienda locale e gli impegni musicali, che la portano spesso lontano da San Maurizio. Nonostante il poco tempo a disposizione, non esclude la possibilità di esibirsi a Caselle in occasione della festa di settembre, dimostrando il suo affetto per le radici e il territorio che l’ha vista crescere.