Le chiese del centro storico di Caselle hanno una lunga storia, come attestano numerosi documenti.
Oltre a rappresentare il cuore della vita religiosa della città, sono luoghi di grande importanza anche dal punto di vista civico, architettonico e artistico, con un valore inestimabile.
Questo tema è stato al centro dell’incontro tenutosi giovedì 23 gennaio scorso in Sala Giunta, dove il sindaco Giuseppe Marsaglia e il parroco don Alessandro hanno illustrato le difficoltà, soprattutto di natura economica, legate al progetto di restauro e manutenzione delle nostre tre chiese principali: la chiesa di Santa Maria, quella di San Giovanni e lo scrigno barocco dei Battuti.
Il sindaco, aprendo la serata, ha spiegato di aver recepito il forte appello del parroco, che si è rivolto a lui per chiedere supporto e consigli utili a dare nuova vita alle chiese casellesi. L’intervento di don Alessandro ha poi evidenziato il momento di necessità che queste strutture stanno affrontando, sottolineando il loro valore come veri gioielli per la comunità. Il parroco ha auspicato un utilizzo più ampio dei locali religiosi. L’obiettivo è creare un movimento di opinione e, successivamente, una concreta raccolta fondi che possa avviare i lavori di restauro, con particolare urgenza per le chiese di San Giovanni e Santa Maria. Don Alessandro ha quindi invitato i cittadini a proporre idee e a partecipare attivamente, per il bene comune.
Una nota positiva, accolta con grande sollievo, è stata l’annuncio che a settembre inizieranno i lavori di risanamento dei muri perimetrali esterni della chiesa di Santa Maria. Tuttavia, don Alessandro ha ribadito che “Ahimè, non bastano certo soldi e buona volontà”. Su suggerimento del sindaco, ha proposto la costituzione di un’associazione, un tavolo di lavoro o un gruppo di persone di buona volontà che possano mettere le basi per sfruttare tutti i percorsi possibili e raggiungere l’obiettivo.
Tra le proposte emerse durante l’incontro, si è discusso di coniare uno slogan che possa rappresentare il filo conduttore della campagna di raccolta fondi. Idee come “I tre ciuchè”, “Un’ora per Caselle”, “Chiese nostre” o “Sei casellese anche tu” sono state avanzate dai partecipanti. A queste iniziative dovrebbe essere associato un responsabile del progetto, supportato da un gruppo di volontari, con il compito di esplorare tutte le opportunità di finanziamento, dai contributi delle fondazioni bancarie e delle grandi aziende, fino all’aeroporto e ai privati interessati a contribuire al bene comune per rendere più bella la città.
Don Alessandro ha concluso sottolineando il suo sogno, articolato in tre obiettivi principali: far riconoscere le chiese come la casa di tutti e per tutti; promuovere al loro interno eventi, mostre e altre attività; e, grazie al raggiungimento dei primi due obiettivi, avviare il restauro delle strutture.
Al termine dell’incontro, si è deciso di aggiornare il tema a una successiva riunione, che sarà supportata da un’ampia diffusione della notizia tramite i social. L’appuntamento è fissato per giovedì 6 marzo 2025, alle ore 20:30, presso la chiesa di Santa Maria. In quell’occasione si auspica che alcune persone volenterose possano candidarsi per formare un “comitato ricerca fondi”, con l’obiettivo non solo di restaurare le chiese, ma anche di consolidare l’idea che esse siano davvero la casa di tutti.