L’anno politico si è chiuso in bellezza, con il Consiglio comunale di dicembre che entra di diritto nei primi tre posti della classifica dei più surreali della storia casellese recente.
Un Consiglio in cui la parte principale ha riguardato la cosiddetta rinascita delle aree Ata, ovvero il mitico e mai nato Open mall che si appresta ad essere sostituito, nelle speranze di una certa parte dei casellesi, da un Data center.
In pratica non un supermercato ma una serie di 6 capannoni alti 30 metri, con vicino un’altra palazzina di poco più bassa, circondati da un alto muro di recinzione. Scaveranno tutto intorno per portare una grande linea elettrica, e scaveranno anche molte strade per portare i cablaggi delle telecomunicazioni. Quando e se partirà il progetto, avremo dei bei disagi, qui a Caselle; ma anche dopo, visto che gli impianti di raffreddamento dovranno essere molto potenti, e quindi rumorosi, ed in funzione h 24 per 365 giorni all’anno.
Ma ci saranno vantaggi per Caselle? Non si sa. Posti di lavoro pochi: si dice 100, in quanto lì è tutto automatizzato. Che differenza abissale da quando ne promettevano migliaia nell’ipermercato, insieme a cinema e ogni ben di dio.
Ci faranno Via alle fabbriche nuova con tante belle rotonde, ma poi… ci serve davvero?
Insomma vantaggi pochi, rispetto all’impatto ambientale che dovremo di nuovo subire. Il Sindaco ha chiesto unità ai casellesi per non far fallire il progetto, e anche dall’opposizione si sono levati grida di giubilo, in particolare da una forza politica. Grida persino eccessive, e quando gli è stato sommessamente fatto notare, quell’esponente della forza politica si è inviperito, ha minacciato querele, sempre più “fuori dai fogli”, come dicevano i vecchi.
Certo è quantomeno curioso che nessuna forza politica, a parte la nostra, abbia provato a porre dei dubbi, o almeno provato a chiedere qualche certezza in più. Ci è stato risposto che dobbiamo avere dei sogni, per poterli realizzare. Poesia pura.
Fino ad ora su quell’area abbiamo avuto prevalentemente incubi. Da sempre sostenevamo che fosse impossibile la realizzazione di quel centro commerciale, prendendoci gli insulti di molti e poi puntualmente si è invece verificato il fallimento della politica casellese degli ultimi 30 anni. Mica poco.
Quanto alle minacce di querela, figuratevi se possono mai spaventare chi negli ultimi 20 anni ha ricevuto diverse minacce ben più gravi, solo per il fatto di fare domande scomode, dagli scranni dell’opposizione.
Dott. Andrea Fontana
Roberto Turletto
Caselle Futura