Praticamente inascoltabile nella diretta streaming per un inconveniente tecnico (il malfunzionamento di un microfono) il primo Consiglio Comunale del 2025, tenutosi il 10 febbraio. Vediamo di riassumerne i passaggi salienti.
Nello spazio dedicato alle sue comunicazioni, il sindaco Marsaglia ha riassunto l’esito dell’incontro dei sindaci in Regione il 27 gennaio con l’assessore Gabusi e i vertici RFI e Trenitalia sui problemi pendenti con la ferrovia: positive le notizie sulla riduzione dei disservizi registrata a gennaio, sul riconoscimento di uno sconto ai titolari di abbonamento per i disservizi dell’anno passato, sui lavori in corso per ripristinare la funzionalità di ascensori e scale mobili a Caselle Città e Aeroporto, e infine sugli interventi programmati nella tratta Ciriè-Germagnano che consentiranno anche ai tanti studenti casellesi pendolari su Lanzo di non dover fare il cambio treno a Ciriè.
Per il consigliere Baracco bene il bonus per i ritardi, ma sulle tariffe, troppo care per i pendolari, servirebbe una riforma strutturale. Per il consigliere Milano l’entità del bonus (si parla di un 5%) è ridicola e chiede, per il prossimo consiglio, l’integrazione della risposta alla sua interrogazione nella parte che ventilava la possibilità di una class action.
Da parte del consigliere Milano viene preannunciata una nuova interrogazione che riguarda Mauro Esposito, il nostro concittadino che lo Stato ha riconosciuto come “testimone di giustizia” nei confronti delle mafie. L’ing. Esposito sta ottenendo per questo riconoscimenti in diverse parti d’Italia, ha scritto libri e ispirato spettacoli teatrali. Come spesso capita nessuno è profeta in patria, ma il fatto che a Caselle non venga fatto nulla, come se si stesse dall’altra parte, è fonte di imbarazzo per Milano ed è la motivazione per questa sua nuova interrogazione.
In tema di urbanistica due sono le delibere affidate all’assessore Passaretti come presentazione. La prima ha come oggetto la revoca dell’autorizzazione commerciale L2 riferita alle Aree ATA: un adempimento formale concordato con Regione e Città Metropolitana per chiudere con il precedente progetto a seguito del suo abbandono da parte dello sviluppatore privato.
La seconda delibera riguarda invece l’altra variante strutturale, la n° 2, relativa all’area RN1a, oltre a tre ambiti nel centro storico: qui serve l’adozione del progetto preliminare e del piano particolareggiato di iniziativa pubblica, così come modificati in recepimento delle osservazioni pervenute dagli enti sovraordinati. Osservazioni – riassume Passaretti – che riguardano in particolare maggiore spazio alle compensazioni ambientali (con interventi previsti in piazza Merlo e nell’area di fronte ai centri sportivi), l’altezza massima dei fabbricati (riportata ai 18 metri già previsti dal Piano vigente, e quindi 6 piani anziché 7), una maggiore attenzione alle aree con rischio archeologico.
Soddisfazione viene espressa, da parte sia di Milano che di Baracco, perché molte delle osservazioni pervenute da parte di Regione e Città Metropolitana, ora accolte, erano già state avanzate dai rispettivi gruppi di minoranza. Per Milano rimane però un giudizio complessivo negativo, un’occasione persa per risistemare l’area ovest di Caselle, nata male e a cui ora si aggiunge un quartiere che ricorda la vecchia Falchera. Da qui il preannuncio del voto negativo di Progetto Caselle 2027. Voto a favore invece quello preannunciato da Baracco per “Caselle per tutti”, per un progetto che è migliorato rispetto a quello presentato un anno fa e che potrebbe ancora migliorare con le osservazioni che si auspica possano ora arrivare dalla cittadinanza. Voto contrario anche quello di Fontana per “Caselle Futura”.
Le ultime due delibere approvate riguardano il Regolamento di Polizia Urbana (con vari aggiustamenti, fra cui l’eliminazione di un anacronistico divieto di transito nel centro storico per i nomadi) e la mozione ripresentata da Milano per la valorizzazione del ruolo delle donne nel progresso civile attraverso indirizzi sulla toponomastica e odonomastica al femminile.