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martedì, Marzo 25, 2025

    “Ricordati di vivere” più che un monito è un grande album

    Presentato il terzo album dei Popforzombie

    Con un concerto bello, intenso e partecipato tenutosi a metà gennaio al Blah Blah, il locale torinese di via Po, i Popforzombie, che hanno in Paolo Passera il loro frontman, hanno ufficialmente presentato nella sua interezza il loro terzo album che propone come titolo un monito:“ Ricordati di vivere”. E il monito, ora in modo subliminale, ora in modo più concreto e marcato, affiora in un fil rouge perfettamente percepibile in questo album composto da dodici nuovi pezzi che risultano, fin dal primo ascolto, sorprendenti per l’innovata e matura capacità di scrittura del gruppo, sorprendenti perché davvero nessun tassello manca per lasciare giudicare questo disco ( ecco che affiora la mia entità boomer…) come il più riuscito della band, che oltre a Paolo è composto da Michele “Bozzi” Battaggia, Davide Costa e Roberto Zaffaroni. In realtà, anni fa, già in un precedente pezzo che si intitolava “Reitia” si era intravisto come qualcosa di bello e profondo stesse capitando dalla parti dei Popforzombie, però è nelle attuali composizioni che traspare nettissimo un nuovo solco.
    Che si tratti di ballad intense come “ Padre”( la mia preferita) o in pezzi decisamente più pop, la percezione che ci sia un profondo legato tra musica e testi fa sì che l’abum risulti godibile dalla prima all’ultima nota.
    “Ricordati di vivere” si è avvalso della notevole capacità di assemblaggio e armonizzazione delle parti che Flavio Ferri, già chitarrista dei Delta V e qui in veste di produttore, ha saputo mettere in campo, ma è stato soprattutto il gioco di squadra dei “ Pop” a fare la differenza. Se “Bozzi” ha saputo tessere le trame del canto in versi cangianti, profondi e mai banali, basta ascoltare, che so, proprio la parte finale di “Padre” per comprendere che valore aggiunto sia avere alla batteria uno come Zaffaroni e quanto conti la “quadratura” che uno come Davide Costa sa dare col suo basso. Tra le varie chicche che “Ricordati di vivere” propone ci sono poi varie partecipazioni, che hanno saputo impreziosire il lavoro. Li hanno voluti chiamare “Alternative Tracks”. Così Talèa, una che anni fa strabiliò e non poco a X Factor e che ora fa parte della stessa scuderia Vrec, l’etichetta che promuove i Popforzombie, ha dato una sua interpretazione di “Meglio di così”; Mariano Deidda ha reinterpretato “Chagall”, accompagnato al sax da Danilo Pala; Andrea Chimenti si è esibito in “Discesa” e l’ex voce dei New Trolls Roberto Tiranti ha dato una sua versione di “ Ricordati di vivere”. E poi c’è stato Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione che ha aggiunto un notevole quid a “Padre”. Anche se…
    Anche se, e qui sta un altro aspetto che sorprende in questo nuovo album, le interpretazioni più convincenti – forse tranne proprio quella di Cerasuolo – sono quelle “ senza trucco e senza inganno” di Paolo Passera. La voce di Paolo s’è affinata con gli anni e con i palchi attraversati, presenta ancora alcune asperità però è genuina e vera e se “Ricordati di vivere” è permeato da quel fil rouge a cui accennavo prima, be’, questo lo si deve a come Paolo Passera ci permette di vivere con intensità ciò che “ Bozzi” Battaggia ha fatto uscire dalla sua penna. Le interpretazioni di Paolo sono credibili perché vere, perché ci porta dentro al tessuto d’ogni pezzo lasciandoci scoprire ora la trama, ora il filato di ciò che prima è stato idea e poi vissuto.
    Davvero un gran bell’album “ Ricordati di vivere”. Segna la tappa di un’avvenuta maturità, ma non è un traguardo. Per quello ci sono ancora troppi orizzonti da esplorare, cantare e suonare.

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    Elis Calegari
    Elis Calegari
    Elis Calegari è nato a Caselle Torinese il 24 dicembre del 1952. Ha contribuito a fondare " Cose Nostre", firmandolo sin dal suo primo numero, nel marzo del '72, e, coronando un sogno, diventandone direttore responsabile nel novembre del 2004. Iscritto all' Ordine dei Giornalisti dal 1989, scrive di tennis e sport da sempre. Nel corso della sua carriera giornalistica, dopo essere stato collaboratore di prestigiose testate quali “Match Ball” e “Il Tennis Italiano”, ha creato e diretto “Nuovo Tennis” e “ 0/15 Tennis Magazine”, seguendo per più di un ventennio i più importanti appuntamenti del massimo circuito tennistico mondiale: Wimbledon, Roland Garros, il torneo di Montecarlo, le ATP Finals a Francoforte, svariati match di Coppa Davis, e gli Internazionali d'Italia per molte edizioni. “ Nuovo Tennis” e la collaborazione con altra testate gli hanno offerto la possibilità di intervistare e conoscere in modo esclusivo molti dei più grandi tennisti della storia e parecchi campioni olimpionici azzurri. È tra gli autori di due fortunati libri: “ Un marciapiede per Torino” e “Il Tennis”.

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