L’iniziativa curata dalla Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Torino propone, a chiunque desidera avvicinarsi al mondo della politica per impegnarsi in attività al servizio della comunità, una serie di incontri formativi con amministratori pubblici, docenti e ricercatori universitari, giornalisti ed esperti in tematiche di largo interesse e forte attualità.
La Scuola di Piccole Officine Politiche (POP) – La politica che serve rappresenta un interessante modello di formazione e sensibilizzazione politica che mira a creare una cittadinanza attiva e consapevole. Il nome stesso richiama l’idea di una politica intesa non come esercizio di potere, ma come servizio alla comunità, ribaltando l’immagine spesso negativa associata alla politica tradizionale.
“La Scuola di POP – spiegano i promotori della Pastorale Sociale e del Lavoro – si propone come corso di alta formazione per coloro che decidono di spendere parte del proprio tempo per la vita pubblica e alla costruzione del bene comune. Un percorso qualificato e ambizioso, ma non d’élite, per questa iniziativa che si inserisce nelle attività delle Piccole Officine della Politica pensate e rivolte a coloro che già manifestano un interesse o un desiderio di impegno pubblico e che sentono la necessità di intraprendere un ulteriore cammino educativo”.
Dalla Pastorale Sociale e del Lavoro evidenziano inoltre “il nesso speciale che esiste tra fede cristiana e impegno pubblico e, in tal senso, si desidera confermare e approfondire la relazione che esiste tra spiritualità cristiana e impegno politico. La 50° Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, che si è svolta a Trieste lo scorso luglio, ha confermato il desiderio della comunità cristiana di tornare a parlare e fare politica. La dimensione etica e spirituale si incastra con la concretezza della politica, con la sua necessità di dare risposte ai bisogni personali, sociali e comunitari, affinché essa non si trasformi in un parolaio vuoto. E, a tal proposito, vale soprattutto la pena di ricordare che per i cristiani, la forma più alta di carità è proprio l’impegno politico”.
In un’epoca in cui il disincanto e la sfiducia nei confronti delle istituzioni sono diffusi, iniziative come questa offrono un’alternativa concreta per riavvicinare le persone alla partecipazione democratica. La scuola POP, attraverso un approccio laboratoriale e inclusivo, punta a formare cittadini e cittadine capaci di analizzare criticamente la realtà, costruire proposte e impegnarsi in prima persona nel miglioramento della società.