Riceviamo dal Comitato Borgata Francia e pubblichiamo
In seguito al recente maltempo che ha investito parte dell’Italia, anche il nostro territorio di Borgata Francia, delimitato dal corso del torrente Stura, mostra alcune criticità. Con uno sguardo attento e conoscendo a fondo queste zone, è possibile cogliere i segni lasciati dall’ultima piena. Borgata Francia, per chi non la conoscesse, è una frazione immersa nella campagna, segnata da tragici eventi legati alle esondazioni del torrente: nel 1994 una piena distrusse una villetta e una trattoria; nel 2000 un nuovo evento alluvionale devastò l’argine, la strada adiacente e diversi terreni agricoli. Negli ultimi anni è stata realizzata una pista ciclabile lungo il torrente Stura, fino a Borgaro Torinese. Tuttavia, subito dopo la zona Caldano, la recente piena ha cominciato a erodere una sezione di sponda, scavando sotto il rivestimento e provocando il cedimento di blocchi di pietra per oltre un metro. Senza un intervento tempestivo, prima della prossima piena, questo tratto rischia seriamente di crollare. Proseguendo verso monte, poco oltre il confine di Caselle Torinese, in territorio di San Maurizio Canavese, la Stura ha intaccato il tratto terminale dello scarico del depuratore di Ceretta, sradicando tubazioni di grande diametro — oltre un metro — che erano state cementate e protette da una barriera di massi. Quest’opera fungeva anche da difesa idraulica per la nostra zona. Se l’erosione dovesse continuare, una futura piena potrebbe riversare le acque direttamente sulla Borgata dal lato nord, attualmente il più vulnerabile. Particolarmente preoccupante è la situazione sulla sponda opposta: di fronte a questo tratto, sul lato destro del torrente, esiste una massicciata che, durante le piene, ha provocato un pericoloso “effetto biliardo”, deviando con violenza il flusso delle acque verso la nostra borgata. Come evidenziato dalla Regione Piemonte (Prot. n. 21672/A1805A del 14/05/2018), questa opera era stata “concordemente considerata dannosa e da eliminare” per tutelare gli abitanti della sponda sinistra. Recentemente è stata modificata solo l’inclinazione finale di alcuni metri, ma la struttura non è stata rimossa come previsto. Si auspica che questo adeguamento possa aver ridotto il rischio, anche se permangono forti preoccupazioni. In passato erano stati realizzati anche tre canaloni per facilitare il deflusso verso la sponda destra, meno abitata, ma oggi risultano ostruiti dai detriti, riducendo drasticamente la loro efficacia. Di conseguenza, durante le piene, l’acqua si dirige nuovamente con forza verso le case. Per questo noi del Comitato Borgata Francia chiediamo con forza al Comune di Caselle Torinese, e in particolare al Sindaco Giuseppe Marsaglia, di attivarsi presso l’AIPO e la Regione Piemonte affinché si intervenga al più presto per mettere in sicurezza il nostro territorio.
- Tubazioni scalzate dallo scarico del depuratore di Ceretta