Uniti ancora di più con la Filarmonica Principessa Jolanda di Mathi, anche stavolta approfittiamo delle loro capacità organizzative per visitare le bande amiche, ospiti stavolta di Mezzolombardo (TN).
Questo paese non lontano dal capoluogo è immerso in un fantastico paesaggio ai piedi delle Dolomiti dove domina la coltivazione della vite. Teroldego e Schiava sono vini autoctoni forse poco noti a noi piemontesi, ma anche in Trentino il settore vinicolo rappresenta una realtà viva ed in evoluzione con grandi opportunità di crescita in Italia e soprattutto all’estero (dazi permettendo). Quindi non solo mele. E anche grande amore per la musica da parte di Corrado Aldrighetti, organizzatore dell’incontro come presidente della banda ma anche esperto di vino e rappresentante di una storica Cantina Sociale.
La Banda Civica di Mezzolombardo è gemellata da 25 anni con Mathi grazie all’opera del maestro Giacomo Benedetto Mas, mathiese che dopo aver diretto per anni la Principessa Jolanda si è stabilito per lavoro nella provincia di Trento. I legami si sono mantenuti saldi negli anni con scambi reciproci e campus musicali estivi.
È una formazione con numeri di tutto rispetto, nonostante il comune sia piccolo, ed ha una storia di 180 anni di musica, interrotta solo dalle tristi parentesi delle guerre.
Territori contesi, in particolare è palpabile l’ombra della prima guerra mondiale, che in questi luoghi è stata combattuta spesso tra compaesani su fronti opposti. Perfino la memoria dei poveretti che ci hanno lasciato la vita è stata a lungo oggetto di contese becere (i miei morti stavano dalla parte giusta, chissà, ma che brutto!).
Gli amici dell’ANPI ci hanno guidato in una visita al sacrario di Rovereto con la famosa campana monumentale, la Maria Dolens, realizzata riutilizzando il bronzo di tanti cannoni, campana che ogni sera suona 100 rintocchi che riempiono tutta la valle. E di nuovo, anche questa, simbolo di pace, ha subito continui tentativi di appropriazione di parti politiche. Il sentiero che nel silenzio porta alla campana è punteggiato dalle bandiere di un centinaio di nazioni e organismi sovranazionali che hanno voluto essere presenti per un ideale di pace. Ma se ci fermiamo a pensare a quello che accade senza tregua nel mondo, quante di queste dovrebbero essere ritirate o poste a mezz’asta?
Torniamo alla musica, è meglio. Domenica 9 marzo pomeriggio, concerto con tre pezzi loro e sei pezzi noi, diretti dai maestri Andrea Marchi e Paolo Cimadom. Tra musici ci capiamo velocemente, ci manca un clarinetto? Viene uno di loro a sedersi con noi. A nostro agio nel teatro San Pietro, non grandissimo ma bello e funzionale. Ecco, qui da noi mancano proprio spazi di questa giusta misura. Auditorium, teatri, luoghi aperti alle attività amatoriali e popolari. Oggi l’Italia è sommersa dai debiti, ma la nostra regione, i nostri comuni non ci hanno mai pensato neanche quando i soldi c’erano. Altre regioni e comuni lo hanno fatto. Questione di autonomia? Secondo me questione di valori e cultura.
A visitar le bande amiche
Dalla Filarmonica Cerettese
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