Il Giubileo dei Lavoratori, in programma dal 1° al 4 maggio 2025 a Roma, ha rappresentato uno degli eventi centrali dell’Anno Santo indetto da Papa Francesco, il cui tema è “Pellegrini di Speranza”. Questa celebrazione è dedicata a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla professione o categoria, e mira a valorizzare il ruolo fondamentale del lavoro nella vita dell’individuo e nella società.
Il Giubileo dei Lavoratori non è solo un evento religioso, ma anche un’occasione per riflettere sul valore del lavoro come espressione della dignità umana e strumento di partecipazione. In un mondo segnato da disuguaglianze e precarietà, il lavoro viene riaffermato come diritto fondamentale e mezzo per costruire una società più giusta e solidale.
Il Giubileo dei Lavoratori invita tutti a riflettere sul valore del lavoro non solo come mezzo di sostentamento, ma come autentica espressione della dignità umana e strumento di partecipazione alla costruzione del bene comune. L’uomo, attraverso il proprio lavoro, non solo provvede ai bisogni materiali, ma si realizza come persona, collabora all’opera creatrice di Dio e contribuisce attivamente alla vita sociale.
In questo senso, il lavoro non deve essere ridotto a una semplice merce o a una voce di costo da comprimere, ma deve essere riconosciuto come un diritto fondamentale, capace di rendere ciascuno protagonista della propria esistenza e della storia collettiva.
Il lavoro dignitoso è il contrario dell’alienazione, dello sfruttamento e della precarietà che ancora oggi affliggono milioni di persone nel mondo.
Non è stato casuale che il Giubileo dei Lavoratori iniziasse proprio il 1° maggio, giornata mondiale dedicata ai diritti dei lavoratori. Una data che ha radici profonde nelle lotte per la giustizia sociale, per la riduzione dell’orario lavorativo e per condizioni di lavoro umane.
In questo contesto, il Giubileo assume un significato ancora più forte: è un richiamo a non dimenticare che ogni progresso sociale è frutto dell’impegno e della fatica di generazioni di lavoratori e lavoratrici, ed è un invito a guardare al futuro con speranza, riaffermando il primato della persona sul profitto e il valore della solidarietà.
Il Primo Maggio ricorda il valore del lavoro non solo come mezzo di sostentamento economico, ma come espressione della dignità umana. Lavorare significa partecipare attivamente alla vita della società, contribuire al bene comune, costruire il futuro.
Per questo, celebrare il Primo Maggio significa anche rinnovare l’impegno a favore di condizioni di lavoro giuste, sicure e rispettose della persona, in un’epoca in cui nuove sfide, dalla precarietà alla trasformazione tecnologica, continuano a mettere alla prova i diritti dei lavoratori.