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sabato, Giugno 21, 2025

    Tranne che nel posacenere


    Carissimi lettori, scrivo questo articolo in Quaresima e dunque nel tempo della conversione, del cambiamento che passa per l’esame di coscienza.
    Mi viene dunque in mente il bene comune, il “bello” comune, il senso di condivisione dei valori di comunione, non solo in senso religioso; ma in senso giuridico.
    Pensando al territorio coperto da Cose Nostre mi vengono in mente le ricchezze del patrimonio storico e architettonico, la bellezza degli stabili, delle chiese, dei cortili e delle persone.
    Vorrei concentrarmi sulle buone regole di rispetto del decoro urbano. Abbiamo parlato delle deiezioni di animali e in questo articolo vorrei proseguire parlando dei mozziconi di sigaretta. Ora, non dico di ambire a diventare una città come Singapore dove sono proibite le gomme da masticare, è vietato chiacchierare in strada in gruppo, fumare all’aperto, ecc.; ma a mio avviso potremmo fare molto di più nei nostri stabili e nelle nostre città. Di recente sempre più spesso mi capita di ricevere lamentele di condomini che si ritrovano sul proprio giardino o balcone le cicche altrui o di vedere cicche a terra, in strada o nei tombini non molto lontano dai posacenere o tristemente spente nelle fioriere.
    I mozziconi sono i rifiuti più scartati al mondo eppure la maggior parte delle persone che gettano i mozziconi a terra non sa che questi contengono parecchie sostanze potenzialmente cancerogene come nicotina, benzene, ammoniaca e acido cianidrico, composti radioattivi  e dunque siano altamente inquinanti ed impieghino parecchi anni per decomporsi (il tabacco e la carta si dissolvono in qualche mese; ma il filtro può tenere fino a 8 anni).
    Certo dovremmo ricordare che gettare una cicca a terra è un reato punibile con sanzione amministrativa da 60 a 300 Euro; ma prima di tutto dovrebbe essere il nostro senso civico a dirci come comportarci.
    Io credo molto nella “teoria delle finestre rotte” sviluppata nel 1982 da James Wilson e George Kelling secondo cui vivendo in un ambiente in cui sono presenti segnali di vandalismo (come le finestre rotte) si sviluppi la percezione dell’assenza di regole; mentre un ambiente curato trasmetta la percezione che comportamenti incivili non siano tollerati.
    Guardando a terra davanti al mio ufficio in Via C. Cravero ho notato che tra i cubetti di porfido in strada è pieno di cicche e così ho sviluppato il mio buon proposito in questa Quaresima: quello di raccogliere i mozziconi a terra davanti al mio ufficio, non solo sul marciapiede; ma anche in strada e mi piacerebbe che anche altri lettori di Cose Nostre facessero la stessa cosa. Studi scientifici dimostrano infatti che un ambiente pulito e ordinato riduce lo stress, l’ansia, migliora il benessere psicofisico, i rapporti tra le persone e favorisce l’osservanza delle regole.
    Colgo l’occasione per augurarvi Buona Pasqua e vi aspetto sul prossimo numero di Cose Nostre.

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    Cinthia Aonso

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