“Il viaggio è più bello se alla meta ci arrivi con la tua metà”. Fabrizio Caramagna, scrittore torinese.
Sono passati alcuni anni ma il ricordo di quel viaggio in compagnia di Anja rimane indelebile.
Efeso in Turchia è il sito archeologico tra più famosi del Paese, il più grande e meglio conservato.
Nella antichità era la città più importante dell’Asia Minore durante l’epoca romana, e tra le più grandi città dell’Anatolia con la sua posizione strategica.
La sua storia
La storia di Ephesus è complessa e, come molte altre città della Turchia, è circondata da un’aurea di leggenda. Infatti, Efeso corrisponde all’antica e potente città ittita di Apasas, ma secondo Strabone la sua fondazione si deve a una delle regine amazzoni, regine di un popolo di donne guerriere della mitologia greca.
Efeso ebbe grande importanza durante il periodo greco e successivamente quello romano, e infine durante quello del cristianesimo che vide a Efeso avvenimenti importanti.
L’origine di Efeso si deve alla presenza dell’impero ittita che qui fondò la città di Apasas. Successivamente divenne una ricca città-stato governata da Pitagora di Efeso, che diede inizio al periodo greco della città.
Questa epoca è caratterizzata da grande ricchezza, come dimostra la costruzione del Tempio di Artemide.
Successivamente la città venne conquistata dai Persiani di Ciro il Grande, ma venne liberata da Alessandro Magno, accolto qui come un eroe. Ma dopo la sua morte, Efeso finì sotto il dominio di Pergamo e del Regno del Ponto, e nel 129 a.C. entrò definitivamente sotto il controllo dei Romani: fu l’inizio del suo periodo di grande splendore, tale da farla diventare la capitale della provincia romana nell’Asia Minore. Fu soprattutto in epoca imperiale che la città ebbe il suo più grande sviluppo architettonico e culturale: infatti Nerone rese praticabile il suo porto, mentre Adriano e Domiziano fecero costruire grandi palazzi.
Nel I secolo si diffuse la religione cristiana, grazie all’arrivo nel 53 d.C. di San Paolo, che si fermò qui per un periodo di circa due anni e divenne capo della chiesa locale.
Secondo la tradizione, Maria morì qui dopo aver seguito l’apostolo Giovanni, affidatogli proprio da Gesù. Inoltre, fu qui che San Giovanni scrisse il Vangelo, ma soprattutto, nel 431 si tenne il Concilio di Efeso.
Antica Efeso
La città si suddivideva in due quartieri, uno dedicato alla vita politica e religiosa e l’altro ai piaceri e l’intrattenimento. Entrambi erano collegati da splendidi viali che oggi portano il nome di Via dei Cureti e Via di Marmo.
Odeon
Una volta varcato l’ingresso, il primo edificio che si incontra è l’Odeon costruito in epoca augustea. Poteva contenere fino a 5.000 persone, siccome questa era l’area centrale, destinata alla vita politica e religiosa della città, veniva usato essenzialmente per le riunioni cittadine.
Agorà
Si trova dinanzi all’Odeon e di fatto, questo era il centro direzionale e politico della città. Costruita a pianta rettangolare, si trovava circondata da tutti gli edifici più importanti del quartiere di Efeso con al centro un grande tempio, dedicato ad Augusto, che aveva lo scopo di divinizzare gli imperatori romani.
Prytaneion
A fianco dell’Odeon si trovano i resti del prytaneion. L’edificio era la sede del senato cittadino, dove si svolgevano le riunioni, i banchetti, le udienze, ma anche le cerimonie sacre. Infatti, nel prytaneion era custodito il focolare sacro di Efeso ed era protetto dalla Dea Vesta, la protettrice del senato romano.
Via dei Cureti
La seconda strada più importante della città oggi conserva ancora parti della sua splendida pavimentazione in marmo e i resti dei sepolcri, le terme e i templi che affiancavano la strada. Questa importante via di comunicazione collegava l’Agorà Superiore all’Agorà Civile, dove si svolgeva il mercato popolare.
Le domus terrazzate
Percorrendo la Via dei Cureti, sulla sinistra si vedono le bellissime domus terrazzate, qui sorgevano le residenze nobiliari più belle ed eleganti della città, che si affacciavano sui palazzi più belli di Efeso. Infatti, molte di esse sono terrazzate e custodiscono affreschi e mosaici perfettamente conservati.
Biblioteca di Celso
Vero e proprio simbolo di Efeso, la Biblioteca di Celso è senza dubbio il monumento antico meglio conservato. Fu eretta nel 114 d.C. per ricordare Caio Giulio Celso Polemeano, senatore di Efeso molto colto e influente. Infatti, la biblioteca era innanzitutto il suo luogo di sepoltura. Costituita da una facciata decorata e ricca di bellissime statue, al suo interno erano conservate oltre 12.000 pergamene ed era la più grande biblioteca del mondo dopo quella di Alessandria d’Egitto e della vicina Pergamo.
Via di Marmo
All’altezza della Biblioteca di Celso parte l’elegante e maestosa Via di Marmo. Questa strada costeggiava interamente l’Agorà Civile ed era il luogo di più alta frequentazione della città. Oggi si conserva la sua bellissima pavimentazione in marmo e i resti delle statue e delle colonne sul suo fianco.
Infatti in passato questa strada era fiancheggiata da lunghi porticati, denominati stoà. Inoltre, lungo la strada si erge anche il Ninfeo di Traiano. Questa splendida fontana ospitava la statua dell’imperatore ed è ancora visibile la scritta latina: “L’ho conquistato tutto, ora il mondo è ai miei piedi“.
Teatro
Non poteva mancare il Teatro Grande a cui si giunge percorrendo tutta la Via di Marmo. Costruito in stile ellenistico, venne ulteriormente ingrandito sotto Claudio e Nerone e completato da Traiano e Antonino Pio.
Poteva ospitare fino a 24.000 spettatori ed è citato anche nel Nuovo Testamento. Infatti, qui San Paolo venne duramente contestato dai venditori di statuette di Artemide, al grido di “grande è la Diana degli Efesini!“
Casa di Maria
Infine, uno dei luoghi più importanti è la Casa di Maria, questa casa in pietra è luogo di pellegrinaggio per i cristiani ed è considerata sacra dai musulmani. Secondo la tradizione, qui visse e morì Maria. In effetti, le scritture ci narrano che Gesù sulla croce affidò la madre all’apostolo Giovanni, che la portò ad Efeso fino alla sua morte, avvenuta a 101 anni.