Mentre Aurora Patruno non manca una settimana e non smette di vincere ( recentemente si è annessa in Liguria un’altra tappa del circuito Kinder, che rappresenta una delle migliori rassegne per il tennis giovanile nazionale), finalmente, e con gioia, possiamo occuparci di Eleonora Gatti.
Eleonora, 18 anni, cerettese di residenza, proveniente da una famiglia calcisticamente piuttosto nota dalle nostre parti, fin da quando le capitò di prendere per la prima volta la racchetta in mano, ha sempre mostrato d’essere uno dei prospetti più interessanti del tennis femminile piemontese.
Dopo aver cominciato a giocare sui campi del TC Ciriè, ben presto si capì che Ele avrebbe avuto bisogno di ben altro per poter coronare il sogno che covava dentro.
Perché non abbia tentato un aggancio immediato e un approdo da noi al TC Caselle deve fare parte di quel non detto che invece dice che le cose fanno giri immensi ma poi ritornano.
Per i primi allenamenti seri la famiglia Gatti scelse di accasare Eleonora alle Pleiadi di Moncalieri, culla del nostro tennis moderno, per poi, dopo un po’ di tempo, virare verso il Monviso di Grugliasco e prendere in serie B a difendere i colori del Country Club di Cuneo.
Dal settembre scorso Ele ha cominciato un nuovo percorso, qui da noi con Ale Riba.
Due le cose di Eleonora che ci hanno immediatamente colpito dopo il suo arrivo: la prima sta nella ferocia con cui sa aggredire la palla, una palla d’una velocità e di una pesantezza tali da appaiarla, seduta stante, a ciò che vedi in TV nel circuito professionistico WTA; la seconda, negli occhi.
Gli occhi di Ele facevano una fatica boia nello sciogliersi in uno sguardo aperto e sereno; erano piuttosto quelli di chi, pur avendo giovanissima età, ne ha già viste troppe, di chi ha incontrato d’appresso “ il gatto e la volpe” e poco, dopo vane promesse, è riuscita a divertirsi. Il primo obiettivo di Riba è stato quello di restituire luce e speranza a uno sguardo spento, e questo poteva avvenire solo se Ele avesse cominciato a fidarsi fino in fondo. Poi, bisognava rimettere in assetto un telaio provato infortuni, incapace di sopportare tutti i cavalli che il “motore Gatti” sa proporre.
È stato un lento processo, per allieva e coach, ma che adesso, dopo mesi di duri allenamenti, comincia dare frutti.
Poche settimane fa Ele è andata vincere l’Open di Pinerolo, battendo nei quarti di finale l’ex numero 204 al mondo WTA, la cinese Shuyue Ma, per poi superare di slancio la 2.5 settimese Camilla Frola in semi e in finale, per 63 62, Rebecca Frant del Villaforte Tennis, mostrando che il suo reale valore attuale è molto, molto superiore al 2.6 che la sua classifica federale italiana per ora dice.
Adesso, rispettando passo dopo passo tutto ciò che dev’essere rispettato, per Eleonora Gatti potrebbero riaprirsi sipari che sembravano piuttosto chiusi e consentirle di tornare a sognare e a volare.
Cambiando capitolo, dobbiamo segnalare che s’è concluso il progetto “Racchette in classe”, promosso dalla FITP e sostenuto dal Miur. Il nostro TC ha promosso il tennis in ben 27 classi casellesi, s’è trasferito all’ITC di Corio, per essere presente nel capoluogo e poi a Rocca, Levone e Benne, poi toccando con mano la difficile realtà del “ Grassi” di Torino. Più di mille i ragazzi coinvolti nelle lezioni, la metà dei quali ha avuto la possibilità di festeggiare con noi nel corso d’una mattinata di fine corso che è stata un benaugurante “ arrivederci a presto”.
Eleonora Gatti riprende il volo
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