L’Amministrazione Comunale, per rimediare alla figuraccia fatta con l’assenza all’iniziativa contro le mafie del 14 giugno scorso, sostiene che sarebbe stata rappresentata dall’assessore Marchetti, al quale non sarebbe stato consentito di intervenire. La notizia non corrisponde al vero perché effettivamente l’assessore Marchetti ha fatto una fugace e silenziosa comparsata ma, a titolo personale: non ha chiesto di portare il saluto e non si è seduto in prima fila nei posti riservati. Forse non ha condiviso il boicottaggio organizzato contro l’evento.
Inoltre, se l’assessore fosse stato inviato dal Sindaco a rappresentare l’amministrazione della Città avrebbe indossato la fascia tricolore. Se la si indossa durante la celebrazione dei matrimoni o all’inaugurazione di una stalla, a maggior ragione andava indossata in una occasione che ha visto la presenza a Caselle del fratello del magistrato Paolo Borsellino, di Piera Aiello, Sergio Gaglianese e di tanti altri protagonisti della lotta alle mafie. Il nostro concittadino Mauro Esposito è uno di loro. Come Progetto Caselle 2027, sin dalla campagna elettorale per le elezioni comunali, segnaliamo che a Caselle il livello di consapevolezza verso il pericolo mafioso è troppo, troppo basso. La battaglia per la legalità non è considerata una priorità e viene condizionata dalle simpatie o antipatie personali. Ciò che è accaduto il 14 giugno dimostra che il problema riguarda certo la politica e le istituzioni locali ma anche le realtà associative, la società civile. Chi ha organizzato il boicottaggio e chi vi ha aderito deve sapere che ha oggettivamente fatto un favore alla ‘ndrangheta e a quella “zona grigia” della quale parla ripetutamente la DIA nella sua relazione al Parlamento, riferendosi al nostro territorio. Ha ragione Marsaglia: “…In certi casi si sta o di qua o di là..” (dal discorso da lui tenuto lo scorso 26 aprile) e la battaglia per la legalità e la lotta alle mafie è uno di quei casi.
Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente i consiglieri comunali Andrea Fontana e Roberto Turletto che con la loro presenza hanno tentato, insieme a me, di salvare la dignità del Consiglio Comunale, cosa che non si può dire degli altri 14.
Un ringraziamento devo farlo ai protagonisti dell’informazione locale che, nonostante il boicottaggio capillare, hanno fatto un ottimo lavoro.
Il Capogruppo Consiliare
dott. Endrio Milano