La Regione Piemonte ha di recente deciso di creare un Museo Diffuso del proprio ingente patrimonio ferroviario, da affiancare a quello già esistente di Savigliano. Il patrimonio acquisito alla Regione comprende le stazioni Porta Milano, Dora e Madonna di Campagna a Torino, 36 stazioni dislocate lungo Torino Ceres e Canavesana, oltre 150 mezzi rotabili, tra cui locomotive, carrozze passeggeri, carri merci e mezzi di servizio di grande interesse storico. Il Museo diffuso servirebbe per mettere a sistema e trasformare beni di grande valenza storica e architettonica in un prodotto turistico e culturale in grado di attirare turisti e promuovere i territori interessati.
Il progetto prevede un ambizioso piano di interventi già avviato in questo 2025 con la progettazione dei lavori e che a seguire comprenderà la riqualificazione di Porta Milano, con un investimento di 4,2 milioni di euro destinato, dopo oltre 35 anni di chiusura, al restauro strutturale degli immobili e alla riqualificazione delle aree esterne con l’allestimento del percorso museale. Lungo le due linee ferroviarie interessate, Torino Ceres e Canavesana, il progetto prevede la valorizzazione delle stazioni più rappresentative dal punto di vista architettonico, con la creazione di un percorso museale itinerante dedicato all’identità ferroviaria piemontese. Valorizzazione da conseguire necessariamente tramite interventi mirati in sinergia con le Amministrazioni locali e le Associazioni territoriali interessate. Il progetto prevede inoltre, entro il 2027, treni storici su tratte turistiche, anche in concomitanza con eventi di forte richiamo nazionale e internazionale.
Ispirandosi al progetto regionale, il consigliere della Lista Civica Progressista Progetto Caselle 2027 Endrio Milano, con l’interrogazione n° 10 del 15 settembre, propone che Caselle si faccia avanti per far diventare la vecchia stazione, costruita nel 1868 una delle sedi del Museo Ferroviario Diffuso.
“Sarebbe una grande opportunità per il nostro territorio. All’interno si potrebbero ripristinare gli ambienti storici con un museo. All’esterno, davanti alla stazione, si potrebbe ripristinare un tratto di banchina per ospitare una bella locomotiva in memoria dei tempi passati”.
L’interrogazione si conclude con la richiesta all’Amministrazione Comunale di organizzare una pubblica assemblea nella quale Amministrazione, consiglieri comunali, forze politiche, associazioni e cittadini possano liberamente confrontarsi su queste proposte.








Non ho capito chi paga per questo intervento: se paga la Regione o se paga il Comune di Caselle Torinese.
Nel secondo caso, la domanda è: a chi interessa un museo diffuso tra i 15.000 concittadini?
Altra domanda: chi è il proprietario dell’edificio?
Vi ringrazio per le risposte