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“Il quarto matrimonio. Sbagliando si impara?”

Continua la stagione teatrale in Sala Cervi

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Sabato 25 febbraio andrà in scena, in sala F.lli Cervi, lo spettacolo Il quarto matrimonio. Sbagliando si impara? Lucio è il più classico degli sciupa femmine: come è solito dire, “quando sente odore di femmina non capisce più niente”. E questa sua dipendenza lo porta ad avere alle spalle tre matrimoni fallimentari: Cloris, un’insegnante di flamenco un po’ sopra le righe; Elvira, una professoressa di latino eccessivamente controllata; Delia, una macellaia vegetariana dai modi poco raffinati. Ad affiancarlo, un figlio apparentemente rintronato e un fratello prete che non ha pienamente sposato il voto di castità. Ma cosa succede quando Lucio preannuncia che sta per convolare a nuove nozze…con un uomo? Il quarto matrimonio. Sbagliando si impara? è una commedia dissacrante, sgarbata e irrispettosa, affidata a un cast di abili caratteristi, che fanno propri i ruoli creati per loro da Walter Revello. Un classico di Libere Gabbie che torna in scena dopo otto anni, con un cast rinnovato. Scritto da Revello, aiuto regia: Federica Scafidi. In scena: Valentina Mortara, Elisabetta Genero, Simona Cignetto, Marco Dal Pont, Marco Armellino, Tommaso Morrison, Marta Rabellino e Francesco Feola. Il costo dell’ingresso è di 10 euro. Per maggiori informazioni:www.liberegabbie.org.

In occasione della Giornata della Memoria, Libere Gabbie ha proposto al pubblico di Sala Cervi il debutto de Il comandante di Auschwitz. Walter Revello, autore del monologo, è salito sul palco vestendo i panni di Rudolf Hoss, ufficiale delle SS e comandante del campo di concentramento polacco. Catturato e processato dopo la fine della guerra, Hoss venne condannato a morte. In attesa dell’esecuzione, scrisse la sua autobiografia: “Comandante ad Auschwitz”, un racconto dettagliato sull’organizzazione del campo e dell’uso del gas Zyklon B. Revello ha creato una atmosfera in bianco e nero che è riuscita a “mettere a nudo” il personaggio del comandante e le nostre angosce. Durante la confessione di Hoss, nella sala è calato un silenzio, toccante e immersivo, che ha accompagnato lo spettatore all’uscita del teatro e oltre. Al termine dello spettacolo l’autore, storico della Shoah, ha fornito ulteriori dettagli storici per inquadrare correttamente il contesto a supporto dell’opera, mettendosi a disposizione per rispondere a eventuali domande. Il prossimo appuntamento in programma, Il quarto matrimonio, promette una storia con un registro leggero: sarebbe un peccato perdere l’occasione di trascorrere una serata in allegria!

Abbiamo chiesto a Giuliana Aghemo, assessore alla Cultura e vicesindaco di Caselle, un commento sull’andamento della stagione teatrale in corso e chiudiamo riportando le sue parole: “Portare il Teatro dove non c’è ancora, dove non c’è mai stato e, soprattutto, dove non c’è più. Da questo nobile proposito nasce la collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e Walter Revello, promotore del progetto “Teatro Diffuso”. Da tempo mancava a Caselle la programmazione di una stagione di spettacoli dal vivo che racchiudesse in un unico cartellone tipologie e luoghi differenti: il talento artistico di Walter e dei ragazzi di Libere Gabbie, anche un po’ inaspettatamente, è stato sin da subito trascinante e coinvolgente. Confido che questa buona prassi di sviluppare cultura possa diventare una sana e buona abitudine di trascorrere il sabato sera: soddisfatti o rimborsati? Sicuramente soddisfatti”.

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