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Basta violenza contro le donne!

Le iniziative a Caselle e San Maurizio   In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre,..

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, la Città di Caselle Torinese ha organizzato vari appuntamenti. Venerdì 24 novembre, presso il CEM di Via B. Bona 29 alle 20:45, ci sarà la presentazione del libro: “Il rubacuori”, scritto dalla Professoressa Maria Loretta Tordini che sarà presente in sala. Sabato 25 novembre, sempre presso il CEM, a partire dalle 15:30 si terrà la conferenza: “A difesa delle donne”. Interverranno il Comandante dei Carabinieri Luogotenente Fabio Fornaiolo, il Comandante della Polizia Municipale Alessandro Teppa e gli psicologi-psicoterapeuti Dott. Andrea Palladino e Dott. Enrico Favaro. A seguire un seminario pratico di difesa personale in collaborazione con la Associazione BSS Italia. La partecipazione è libera e per il seminario si consiglia un abbigliamento sportivo. Nella serata di sabato 25 novembre l’Associazione Libere Gabbie metterà in scena, in Sala Cervi alle 20:45, uno spettacolo di teatro civile dal titolo: “Non sono proprietà di nessuno. Franca Viola e il regalo della libertà”. La storia della prima donna che rifiutò il matrimonio riparatore a emblema di tutte le lotte per l’uguaglianza.
A San Maurizio Canavese l’associazione “La Rete delle Donne” propone, per sabato 18 novembre, l’iniziativa “Uomini al passo” contro la violenza sulle donne. Così spiega l’iniziativa un comunicato stampa dell’associazione: “La proposta nasce da una considerazione importante e spesso sottovalutata, ovvero che il contrasto alla violenza delle donne e alla sottocultura patriarcale non è, e non deve essere, un problema di cui unicamente le donne debbano farsi carico. Purtroppo, storicamente le lotte e le manifestazioni contro la violenza sulle donne hanno sempre e solo visto le donne in prima linea. Recentemente le manifestazioni sono miste, ma la partecipazione femminile, in percentuale, è nettamente maggiore e il numero degli uomini è esiguo.
Il fatto che, in occasione della nostra iniziativa a scendere in piazza siano solo gli uomini può, a nostro parere, avere un impatto fortissimo, e rappresentare un segnale importante di cambiamento culturale. Nel Canavese è la prima volta che una iniziativa di questo tipo viene organizzata. Per questo auspichiamo una grande partecipazione, che possa davvero lasciare un segno. Capita sempre più spesso di sentire i commenti di uomini che non si riconoscono affatto nel modello dell’uomo che usa violenza o è aggressivo. Con “Uomini al Passo” vogliamo dare voce proprio a questi uomini, indistintamente, a cominciare da quelli che svolgono un ruolo nell’ambito del contrasto alla violenza sulle donne fino ad arrivare al libero cittadino e soprattutto ai più giovani. Per questo abbiamo rivolto l’invito a partecipare alle Forze dell’ordine: Polizia Municipale e Carabinieri; ai pompieri, alla protezione civile; alle associazioni sportive di calcio maschile, agli alpini, ai giovani scout e a quelli delle parrocchie, agli studenti, agli uomini di teatro e a tutti coloro che in questa manifestazione si riconoscono e intendano dare il proprio contribuito”.
L’iniziativa prevede il ritrovo alle ore 9,30 di sabato 18 novembre presso P.zza Statuto e alle ore 10 la partenza per una camminata per alcune vie del centro di San Maurizio.

La giornata internazionale contro la violenza sulle donne è stata istituita dall’Onu nel 1999, in ricordo delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. Considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo. L’ONU stima che nel mondo una donna su tre abbia subito violenza fisica o sessuale e che il 38% degli omicidi subiti dalle donne sono causati dal partner o un ex-partner. Oltre alla violenza fisica o sessuale le donne possono subire anche violenza psicologica ed economica, cioè comportamenti di umiliazione, svalorizzazione, controllo e intimidazione, nonché di privazione o limitazione nell’accesso alle proprie disponibilità economiche o della famiglia. Altri fenomeni di violenza contro le donne sono: la violenza verbale, le minacce on line, la diffusione di immagini intime, lo stalking, la tratta femminile, le mutilazioni dei genitali femminili e i matrimoni delle minori. In Italia, il 25 ottobre, è stato registrato il centesimo femminicidio del 2023. Dal 2006, La Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Dipartimento per le Pari Opportunità, hanno promosso il servizio pubblico del 1522. Il 1522 è un numero gratuito e attivo 24 ore su 24 che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking, sia via telefono che via chat. L’accoglienza è disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, farsi, albanese, russo ucraino, portoghese, polacco. Le operatrici telefoniche dedicate al servizio forniscono una prima risposta ai bisogni delle vittime di violenza di genere e stalking, offrendo informazioni utili e un orientamento verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati presenti sul territorio nazionale. Il 1522 garantisce l’anonimato. I casi di violenza che rivestono carattere di emergenza vengono accolti con una specifica procedura operativa condivisa con le Forze dell’Ordine.

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