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“Far sì che la storia non si ripeta”

Piazza Mensa: 79° Anniversario dell’eccidio del 1° Febbraio 1945

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Sabato 3 Febbraio a Caselle Torinese si è commemorato l’eccidio dei cinque Partigiani fucilati al Prato della Fiera il 1° febbraio 1945. Il corteo ha sfilato da Piazza Boschiassi fino al Sacrario dei Caduti in Piazza Mensa.

La Presidente ANPI della sezione ‘Santina Gregoris’ di Caselle-Mappano, Giusy Chieregatti ha aperto la commemorazione ricordando i cinque partigiani fucilati: Luigi Cafiero, 22 anni di San Maurizio Canavese, Antonio Garbolino, 18 anni di San Francesco al Campo, Andrea Mensa, 36 anni di Venaria Reale, Adolfo Praiotto, 29 anni di Cafasse e Mario Tamietti, 38 anni di Torino.

Al momento solenne della posa della corona, accompagnato dalla filarmonica “La Novella”, erano presenti rappresentanti dell’Amministrazione comunale, delle associazioni casellesi e dei comuni limitrofi, Carabinieri, Polizia Municipale, Protezione Civile e Vigili del Fuoco.

Il sindaco della Città di Caselle Torinese, Giuseppe Marsaglia Cagnola, ha ricordato il presidente onorario dell’ANPI Piero Martin per il suo impegno nel mantenere vivi la memoria e i valori e della Resistenza. Piero Martin “merita di essere ricordato per quello che ha fatto per l’ANPI e per la Città di Caselle”. “Purtroppo il tempo passa, non ci saranno più testimoni diretti e la memoria diventerà storia. La storia ha un problema: la storia si ripete. Il nostro mandato è far sì che la storia non si ripeta”. In conclusione, il Sindaco ha esortato a ”impegnarci tutti, ciascuno nel proprio ruolo” e a rifiutare la retorica di chi propone “soluzioni semplici a problemi complessi”, con specifico riferimento al consenso crescente verso i partiti di estrema destra europei e al dibattito politico sul tema dell’immigrazione.

Gianna Pentenero, assessore del comune di Torino e Area Metropolitana ha esordito con un ringraziamento particolare all’ANPI: “ci porta nei luoghi che ci ricordano quella tragica pagina della nostra storia. Piero Martin lo faceva ogni anno, con la sua semplicità e lo faceva soprattutto con la sua coerenza”.

“La nostra coerenza, oggi, passa attraverso l’essere chiari e essere precisi di fronte a ogni comportamento che ci riporta a quella pagina: dobbiamo essere antifascisti”. “Non scendiamo a compromessi con quella pagina di storia che deve essere condannata sempre.” “La memoria collettiva diventa uno strumento sociale importantissimo. L’imperativo morale che ci deve accompagnare è: ricordare è bene, dimenticare è male”. “Dobbiamo trovare coerenza nel nostro agire e per questo Piero è stato un grande maestro.”
In chiusura, Pentenero ha ricordato Bruno Segre, partigiano torinese morto a 105 anni proprio nel Giorno della Memoria il 27 gennaio 2024, e la sua esortazione: “non dimenticatevi mai di lottare per la libertà.”

La presidente Chieregatti ha ringraziato la Città di Caselle torinese, la Città metropolitana di Torino, la Regione Piemonte, le Associazioni, i Comuni limitrofi, le sezioni ANPI che sono intervenute al corteo e alla commemorazione e la filarmonica “La Novella”.

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