Domenica 9 Marzo si è tenuta a Caselle la “Just the Woman I am”, l’iniziativa prevedeva una camminata di 5 chilometri per sostenere la ricerca universitaria contro il cancro. L’evento promosso da Luca Alberigo è stato organizzato dal Lions Club Caselle T.se Airport e dalla ASD Filmar, con il patrocinio del Comune di Caselle Torinese. Gli organizzatori commentano: “Abbiamo assistito a una edizione record con 179 iscritti e 3.615 euro raccolti”. Dopo il ritrovo al Palatenda del Prato della Fiera il gruppo ha percorso l’anello, creato ad hoc con l’installazione di cartelli stradali dedicati alla JTWIA, che non presentava barriere architettoniche. Lungo il tragitto erano presenti i walking leader del gruppo “Caselle in Cammino” e per garantire la sicurezza, erano presenti la Polizia locale, la Protezione Civile, la sezione di Borgaro-Caselle della Croce Verde e il dottor Stefano Dinatale. L’evento JTWIA come sempre è stato promosso dal CUS Torino in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico, per raccogliere fondi a sostegno della ricerca universitaria sul cancro. JTWIA si svolge in concomitanza con la Festa della Donna per legare l’evento a tematiche cruciali come la parità di genere, la prevenzione e la promozione di corretti stili di vita. Sono fondamentali sia la prevenzione primaria, ossia adottare abitudini e comportamenti salutari per ridurre il rischio che insorga un tumore, che la diagnosi precoce attraverso la prevenzione secondaria (PAP test, HPV test, mammografia).
I tumori femminili colpiscono il seno, il collo dell’utero, l’endometrio e le ovaie. Il tumore della mammella colpisce una donna su otto ed è il tumore più frequente nel sesso femminile. Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 55.000 nuovi casi. Tra i comportamenti che aumentano il rischio di ammalarsi si possono citare un’alimentazione ricca di grassi animali e povera di frutta e verdura, il fumo e una vita particolarmente sedentaria. Il tumore della cervice uterina è stato per molto tempo il più frequente nel sesso femminile, ed è associato a un’alta mortalità. Nel mondo occidentale si assiste a una continua diminuzione di tali indici, in Italia vengono diagnosticati 2.400 nuovi casi ogni anno. Il cancro della cervice dell’utero è legato, nella maggior parte dei casi, all’infezione del virus del papilloma umano (HPV), che si contrae per via sessuale. L’OMS ha lanciato una strategia globale per eliminare il tumore della cervice nel mondo entro il 2030. Probabilmente l’Australia, che già nel 2007 ha introdotto un programma nazionale di vaccinazione contro l’HPV, sarà la prima nazione a raggiungere l’obiettivo.