In seguito agli ultimi tragici avvenimenti la discussione intorno al ruolo della
donna nella società si è surriscaldata.
Affrontare questi temi è molto difficile, il rischio di sbagliare il ragionamento è
alto. Più grave è far finta di nulla.
Il gravissimo fenomeno dei femminicidi, più di cento donne sono state trucidate
nel 2023, rende ineluttabile la necessità di una sempre maggiore attenzione. Ma
come fare?
Ritengo che il femminicidio sia un fenomeno che ha poco a che fare con il
patriarcato. Altro tema scottante. I femminicidi sono un fenomeno
sostanzialmente individuale. Viene generato da atteggiamenti morbosi di vario
tipo da maschi frustrati e falliti.
Spesso certi omicidi di donne si sarebbero potuti evitare se le grida di aiuto
fossero state raccolte. A misfatto avvenuto è inutile stracciarsi le vesti. Bisogna
intervenire con decisione prima. Come? C’è un episodio che ci può aiutare in
questo senso. Qualche mese fa, a Marsala, una mamma denunciò ai carabinieri
il ragazzo della figlia minorenne. Si era accorta che costui la plagiava e la
costringeva a fare ciò che voleva lui, denunciò nonostante la contrarietà della
figlia. Il magistrato prese una decisione destinata a fare giurisprudenza: impose
il braccialetto elettronico ai due giovani per controllare che non si incontrassero
più. Questo mi pare un metodo utile. Quando una donna denuncia, il violento va
immediatamente neutralizzato. Non ci sono alternative.
Molti danno le colpe al patriarcato. Altro tema scivolosissimo. Mettere le mani
in questi argomenti significa confrontarsi con una costruzione culturale e
sociale, attualmente, difficilmente risolvibile
Il patriarcato affonda le radici negli strati più profondi dell’identità umana.
Praticamente nasce con il processo evolutivo del genere umano. Una delle
cause primarie, a mio avviso, risiede nella differenziazione dei compiti e ruoli
nella comunità. Queste caratteristiche si definirono a partire dalla
conformazione fisica e dalle sue caratteristiche tra maschi e femmine. Detto in
soldoni la muscolatura dell’uomo è più possente, quindi lui fa la guerra e lo
rende dominante. Mentre la donna deve accudire la prole che ha generato e
gestire le risorse. Per questi motivi ritengo che l’agricoltura sia stata
inventata dalle donne a causa della sua stanzialità.
Tutto questo attraverso i processi evolutivi e adattamento ha fatto sì che la
donna diventasse subalterna all’uomo. Questa emarginazione, attraversi i molti
secoli, ha assunto forme e caratteristiche diverse a seconda del tipo di società in
cui si esprimeva. La sostanza rimaneva la solita: l’uomo comanda, la donna a
subire e chiusa in casa. Un dominio sostanzialmente brutale. Spesso, anche se non sempre, avvallato anche dalle gerarchie religiose.
Questa ricostruzione schematica, forse condivisibile, ha determinato che questo
fenomeno fosse accettato come ovvio da tutti. Si dice: “… è così, cosa vuoi farci?”
Nella storia ci sono state donne che sono riuscite a far affermare le proprie qualità. Sono eccezioni e non la regola.
Nonostante i notevoli progressi di emancipazione, che sono in corso, il
problema è ben lungi dall’essere risolto.
Vorrei fare qualche esempio che ci aiuti ad inquadrare il problema: se decidete
di seguire uno show in tv vi trovate spesso di fronte a questa immagine: il presentatore in smoking e la valletta generosamente svestita. Se ha la gonna sarà cortissima.
Se la presentatrice è femmina esibirà generose scollature.
Se vi trovate ad assistere ad uno spettacolo di magia, anche qui, la valletta
esibisce la sua bellezza. Potremmo continuare a lungo con simili esempi. Per
onestà bisogna dire che ci sono donne che, approfittando della loro bellezza,
sfruttano questa situazione a proprio vantaggio.
Eppure le donne stanno dimostrando di avere doti notevoli in molti campi.
Normalmente all’università le donne vantano ottime prestazioni.
Come si supera questa situazione di inferiorità della donna? C’è un solo modo:
elevare il livello culturale delle persone attraverso un sistema educativo che
parta dalla famiglia.
Queste poche note ( sarebbe necessario un ben più corposo approfondimento), ci raccontano che il superamento dell’emarginazione della donna farebbe fare
all’umanità un salto decisivo verso un mondo di pace.
Favorire questo processo di emancipazione della donna è anche nell’interesse
dei maschi.