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Parte da Caselle il modulo spaziale HALO

Lunedì 31 marzo, con destinazione Gilbert in Arizona (USA), il maestoso Antonov-124 è decollato da Caselle per trasportare in America il delicato e prezioso carico della struttura primaria del modulo HALO (Habitation and Logistics Outpost-Avamposto Logistico Abitativo), dopo che aveva completato una serie di test ambientali nello stabilimento Thales-Alenia Space di Torino.
La Thales-Alenia Space in Italia è responsabile della progettazione e della produzione della struttura primaria dello HALO (il modulo pressurizzato), come i portelli, alcune strutture esterne, del controllo della pressione del modulo e del vestibolo, dei passaggi e delle condutture elettriche e fluidiche, di parte dei riscaldatori, del delicato sistema di prevenzione dai meteoriti, oltre alla struttura che interfaccia con i sistemi di attracco della NASA.
Questo modulo tra le altre cose ha dato vita ad una filiera italiana con lo sviluppo di prodotti di prim’ordine per le applicazioni lunari, riutilizzati per tutti gli altri elementi della futura stazione “Gateway”, ora in fase di sviluppo.
Oltre ai moduli Lunar-view, Lunar Link, Lunar I-Hab per l’ESA (Agenzia Spaziale Europea), e il modulo pressurizzato HALO per Northrop Grumman, La Thales-Alenia Space si è aggiudicata, in tempi recenti il contratto dell’airlock (camera d’equilibrio o più semplicemente “chiusa d’aria”, il dispositivo che consente agli astronauti o materiali il passaggio tra due ambienti a diversa pressione). È il dispositivo del Mohammed Bin Rashid Space Center (MBRSC), degli Emirati Arabi, primo contraente e nuovo partner della NASA americana.
Grazie ai finanziamenti degli emirati, è stato possibile dare il via alla fase iniziale di progettazione del Gateway Crew e Science Airlock che sarà consegnato su Artemis VI.
Altra importante tappa è avvenuta quando, alla fine del 2023, l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI),
ha selezionato la Thales-Alenia Space per la realizzazione di un habitat lunare multiuso che sarà il primo avamposto permanente sulla Luna, offrendo agli equipaggi la possibilità di lavorare in tutta sicurezza e in un ambiente confortevole.
La Thales Alenia Space, una joint venture tra la Thales francese (67%) e l’italiana Leonardo (33%), si è aggiudicata un altro importante contratto da parte dell’ESA, per la costruzione di un lander lunare (veicolo d’atterraggio) per il trasporto merci. Il suo nome è Argonaut e sarà in grado di atterrare sulla superficie del nostro satellite, consentendo all’Europa un accesso autonomo alla Luna. Almeno in queste importanti attività il “Vecchio Continente” è decisamente unito nelle future missioni spaziali nonostante non siamo poche le difficoltà, anche finanziarie.
Grazie a tutti questi componenti destinati alla conquista dello spazio, anche quello più remoto, da alcuni decenni il nostro aeroporto è in grado di effettuare carichi e spedizioni delicatissime di altissimo livello, consentendo la movimentazione di mastodontici velivoli come gli Antonov 124.

Il modulo HALO mentre viene caricato sull’Antonov (credits Thales Alenia Space)

Il mastodontico “Gigante dei cieli”

Domenica 30 marzo è ritornato dopo sei mesi di assenza il gigantesco Antonov An-124, venuto a caricare la delicata struttura primaria del modulo HALO.
L’Antonov An-124-100M “Ruslan” (in cirillico AHTOHOB An-124 Pycnah, e in codice NATO “Condor”), marche RA-82007, della Antonov Airlines-International Cargo Transporter, riportava sotto i finestrini del posto di pilotaggio, scritta a grandi lettere, la frase “Be Brave like Mikolaiv”, per onorare il grande coraggio degli abitanti di questa città Ucraina, semidistrutta dai bombardamenti russi iniziati nel 2022.
Alcuni dati dell’aereo An-124-100M-150
– Lunghezza 69,10 m
– Altezza 21,10 m
– Apertura alare 73,30 m
– Peso a vuoto 181.000 kg
– Peso a pieno carico 214.000 kg
– Peso max al decollo 405.740 kg
– Propulsione n. 4 turbofan Ivchenko PROGRESS D-18T da 51,654 lbf cadauno (229.78kN)
– Autonomia secondo il peso dei carichi, da 5.400 km con 150.000 kg, a 12.000 km con 40.000 kg
Il carrello principale di atterraggio ha un set di 20 ruote in tandem, dieci per parte a due a due e di quattro ruote orientabili nel carrello anteriore.
Al suo interno sono installati due carriponte della portata di 10.000 kg cadauno più due verricelli della portata di 3.000 kg cadauno, inoltre la particolarità del velivolo è quella di inclinare il vano di carico anteriore della spaziosa fusoliera grazie alla possibilità di retrarre parzialmente le ruote del carrello anteriore, nonché la totale apertura verso l’alto della parte anteriore dell’aereo, consentendo l’imbarco di carichi voluminosi. Sistema simile al quadrigetto militare americano Lockheed C-5A “Galaxy”
Nel maggio 1987, l’aereo stabilì un record mondiale, coprendo la distanza di 20.150 km, senza rifornimento, in 25 ore e 30 minuti con un peso al decollo di 455.000 kg.
Il progetto dell’aereo risale al 1977, ed effettuò il primo volo il 26 dicembre 1982. Il prototipo, presentato al Salone di Parigi del 1985, impressionò il mondo intero per la sua mole, specialmente le autorità americane presenti rimaste esterrefatte da questo enorme “bestione”.

Spigolature dall’aeroporto

Non essendo ancora in possesso dei dati del primo trimestre 2025 da parte del nostro aeroporto, siamo però in grado di fornire quelli ufficiali dei primi due mesi inviati dalla Assaeroporti.
Nei mesi di gennaio e febbraio a Caselle sono transitati 786.407 passeggeri, con un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, aumento ottenuto in special modo dai tanti turisti del periodo invernale, come da decenni succede al nostro scalo. La media nazionale è stata del più 7,4%, con 27.051.621 passeggeri.
Il traffico mondiale continua a dare segni positivi e in forte espansione, tolto qualche piccolo rallentamento di assestamento su alcune rotte ma, anch’esse, in piena ripresa.
Continua invece lo stillicidio del settore merci casellese, con una flessione del 32,3%, con solo 55,3 tonnellate in due mesi, contro una media nazionale del meno 3,5% con 174.988 tonnellate. I primi mesi dell’anno risentono quasi sempre di un piccolo calo che gradualmente si riprende nei mesi susseguenti.
La nostra regione manca ancora di importanti collegamenti esteri (che le aziende del territorio richiedono), infatti non abbiamo voli con la vicina Svizzera, con l’Austria, in Francia, solo con Parigi, con Lisbona in Portogallo (esiste solo quello con Porto), mancano anche alcune importanti città del Regno Unito (c’è solo con Londra, ma non con il principale scalo di Heathrow), mancano anche alcune nazioni nordiche o con la vicina Africa (escludendo il Marocco). Neppure la capitale della Grecia la possiamo raggiungere direttamente.
Siamo anche carenti di nuovi sbocchi per quanto riguarda i charter della neve, che da anni provengono sempre dalle medesime città (con qualche piccola nuova variante). Basta dare un’occhiata alle stazioni sciistiche d’Oltralpe che hanno sciatori provenienti anche da altre nazioni. In ogni modo i charter della neve fanno la loro parte per un aumento dei transiti dei turisti, un lato comunque positivo.
Forse in un prossimo futuro ci sarà il nuovo collegamento con Comiso, infatti il 31 marzo, al fine di incrementare i collegamenti con l’aeroporto siciliano, sono stati pubblicati i bandi per la concessione di contributi in favore di compagnie aeree; sono nove gli aeroporti italiani interessati tra cui quello di Torino.
Le risorse messe a disposizione della Regione Siciliana sono di nove milioni di euro diluiti in tre anni, e il bando, che scadrà tra non molto, potrebbe interessare anche Caselle, e se tutto sarà ok vedremo quale sarà la compagnia che collegherà il nostro aeroporto.

Nuovo collegamento aereo
In questo mese di aprile si affaccia una nuova compagnia aerea, la FlyOne Airlines, che collega due volte alla settimana Caselle con Chisinau, in Moldavia. Inizialmente il giovedì (dal 17 aprile all’8 maggio) e la domenica (dal 20 aprile al 19 ottobre). Quello del giovedì sarà sostituito dal volo del mercoledì a partire dal 14 maggio sino al 22 ottobre, con la speranza che possa proseguire il servizio per tutto l’anno.
Questa compagnia moldava è stata fondata nel settembre del 2015, iniziando le operazioni l’anno successivo e, attualmente, è la più importante aerolinea del Paese; da quando ha iniziato i voli è in continua espansione ampliando il suo network immettendo in linea velivoli moderni come gli Airbus della serie “320”.
Oltre a Torino la FlyOne, da Chisinau, collega altre cinque città italiane, e nel 2022 è diventata un membro della IATA (International Air Transport Association), organizzazione internazionale con sede a Montréal, che rappresenta una moltitudine di compagnie aeree mondiali.


Ripreso in atterraggio, durante un volo in transito, un rarissimo e variopinto bimotore Antonov An-26 (nominativo NATO ”Curl”) , codice 08, delle Forze Aeree dell’Ucraina. Dopo una breve sosta l’aereo è ripartito per raggiungere l’aeroporto di destinazione.
Il velivolo costruito negli stabilimenti dell’Antonov a Kiev, è stato prodotto in oltre 1.400 esemplari e venduto in oltre trenta Paesi nel mondo, è un robusto aereo da trasporto tattico, impiegato sia dalle forze aeree sia dalle compagnie aeree civili.
Il prototipo ha spiccato il volo per la prima volta il 16 dicembre 1957.

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