Si chiama Luciano Tomio, ha 88 anni ed è residente a Caselle l’unico del gruppo di 27 torinesi, sorpresi dalla guerra mentre erano impegnati in un pellegrinaggio in Terra Santa, a non aver potuto usufruire del piano di rimpatri organizzato dalla Farnesina. Il gruppo, guidato da don Massimo Robella, parroco di Mappano e cappellano del Torino Calcio, era partito per Israele lunedì 2 ottobre. Vi faceva parte anche Luciana Tomio, sorella di Luciano, con il marito, mentre avevano rinunciato all’ultimo la moglie Marisa, per motivi di salute, e la figlia Paola. Durante il soggiorno in Israele, Luciano Tomio ha avuto un’emorragia cerebrale, per cui è stato ricoverato, e poi operato, presso l’ospedale di Gerusalemme, dove ora sta ricevendo le necessarie cure. La famiglia Tomio, che è in contatto con Gerusalemme, sta attendendo che ci siano le condizioni per organizzare il rientro del loro caro a Caselle.
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