Con le Elezioni Amministrative del giugno scorso, è ufficialmente nato il Comune di Mappano: in realtà, “virtualmente” era già nato con la Legge Regionale n.1 del gennaio 2013. Ma con l’insediamento del primo Consiglio Comunale si è avuta la “legittimità”.
Quindi problemi risolti?
Assolutamente no, tanto è vero che il CIM (Consorzio Intercomunale Mappano) è tuttora in piedi e lo sarà ancora per un po’ di tempo. E che i problemi ci siano ancora lo si evince proprio da un piccolo “incidente” occorso al CIM. Lunedì 18 settembre, festa patronale di Caselle, l’ufficio rimane chiuso.
Perché?
Perché la dipendente è in capo al Comune di Caselle e, più che legittimamente, gode della festività, pur prestando servizio a Mappano. Ripetiamo che è una sciocchezza, ma è un segnale della situazione ancora ingarbugliata che sussiste nel neonato Comune.
Il commento del Sindaco di Mappano, Francesco Grassi: “ Sì, è vero che l’ufficio è rimasto chiuso, ma solo per mezza giornata. Sinceramente, con tutti problemi che abbiamo da risolvere in questa fase d’avvio, non ci avevamo pensato. Ma il problema non esiste: la dipendente, essendo distaccata dal Comune di Caselle, aveva tutto il diritto ad usufruire della festività, ci mancherebbe.
Il lunedì successivo, festa patronale di Borgaro, abbiamo chiesto la disponibilità alla dipendente in capo al Comune di Borgaro a rimanere in servizio e, autorizzati dal suo Comune di appartenenza, abbiamo potuto garantire l’apertura regolare dell’Anagrafe”.
Le parole del Sindaco di Caselle Luca Baracco: “L’impiegata del CIM, nostra dipendente, ha usufruito della giornata di festività come tutti gli altri colleghi e come ogni anno. Non penso che abbia creato grossi problemi la chiusura dell’ufficio che era preventivata, così come erano chiusi gli uffici comunali a Caselle, ovviamente”. In effetti il problema vero è che il Comune di Mappano continua a non avere dipendenti.
