Da un’idea del direttore e dei gestori dei punti ristoro McDonald di Ceretta San Maurizio e di Leini, Massimo Lanzafame, Pamela Zanella e Giuseppe Gravina, è nato un bellissimo momento di aggregazione, ponendo al centro un esemplare altruistico motivo: il dono del sangue. Nonostante un tempo inclemente e un’allerta meteo gialla e rossa sul nostro territorio, giovedì 17 aprile, l’autoemoteca AVIS alle 7,30 era già posizionata davanti al McDonald di Ceretta per raccogliere le donazioni di 24 straordinari “avisini” che si erano prenotati per questo gesto tanto semplice quanto indispensabile.
Un’idea originale accolta immediatamente dal presidente Avis di San Maurizio, Emanuele Appio, che ha organizzato il prelievo rivolto in particolare ai dipendenti dei due locali, ma aperto a tutti i volontari.
Prime fra tutte ad attendere il momento del prelievo Barbara e Simona, del punto ristoro di Leini, e subito dopo anche Federica, avisina di San Maurizio, giunta al mattino presto da Ciriè per approfittare della donazione straordinaria, per compiere un bellissimo gesto di solidarietà.
Presidente, vice presidente e addetti vari della sezione Avis di San Maurizio, indaffaratissimi perché “questa pioggia così battente non ci voleva proprio”, ci diceva il presidente Appio, completamente inzuppato di acqua e alle prese con difficoltà tecniche legate alla distribuzione dell’energia elettrica, che non ne voleva sapere di far funzionare l’autoemoteca. Ma il gruppo elettrogeno autonomo era già in funzione: nessun problema, tutto regolare, tutto a posto. Al termine, davanti a un buon tonificante caffè, il presidente, soddisfatto, si gustava il successo e ipotizzava già una seconda donazione da farsi nel prossimo mese di ottobre, allargando l’offerta verso le tante persone che al mattino si recano al lavoro nelle aziende locali e che potrebbero effettuare una sosta, e aggiungeva rivolto ai curiosi: “Se ancora non sei un donatore, pensaci. Ma non solo con la testa: con il cuore! Cerchiamo persone che amano la vita pensando spesso a quella degli altri”.
É vero dunque quanto si dice: “donare” è l’unico fatto di sangue che rientra nelle belle notizie.