Nel diritto italiano la cosiddetta successione è un momento cruciale, è regolamentata dal Codice Civile e prima o poi tutti i cittadini vengono a impattare in questo sistema burocratico. Le tasse che lo Stato Italiano richiede a seguito di una successione sono anch’esse oggetto di profonda attenzione e determinanti nei momenti di trasmissione di beni.
Questo è il tema che è stato trattato nel simposio tenutosi in Sala Cervi ieri in orario pre-serale, moderato dal coordinatore editoriale del “Cose Nostre” Paolo Ribaldone e organizzato da Mirko Decostanzi, intermediario assicurativo di una prestigiosa compagnia.
Invitati a parlarne, il notaio Gabriele Naddeo e il commercialista Ugo Carletto.
La Sala Cervi era quasi al completo a dimostrazione dell’interesse del tema, come ha anche rilevato il sindaco Marsaglia nel suo saluto a tutti, augurandosi ulteriori iniziative socio-culturali di questo tenore.
Molto interessante l’esposizione del notaio Naddeo, il quale ha focalizzato pochi ma determinanti aspetti della successione e dell’atto precedente a essa, ovvero il testamento nelle sue varie forme operative. Sempre sul tema il notaio ha parlato delle differenziazioni nella successione, fra quote di legge e quota legittima, nonché delle forme di accettazione dei beni provenienti da successione. Il suo tempo a disposizione è volato in un baleno, “tanto era l’interesse all’ascolto”, come ha fatto rilevare nel suo commento il moderatore della serata Paolo Ribaldone.
Il tema delle tasse, trattato dal commercialista Ugo Carletto, non certo di minor interesse, riguardava i costi erariali vigenti oggi in Italia, e sotto questo aspetto la nostra nazione è da considerarsi un paradiso fiscale, rispetto al confronto con le tassazioni degli altri stati europei.
Infine, dall’esposizione di Mirko Decostanzi, si comprendeva il legame fra il mondo assicurativo e il tema “successioni”, attraverso l’effetto delle numerose polizze del “ramo vita” che, similarmente agli istituti di credito, le compagnie assicurative propongono in favore dei propri clienti. Anche queste polizze con i loro capitali, costituiti dai risparmi dei cittadini, sono oggetto di successione, ma con un regolamento diverso rispetto ai conti correnti o ai beni immobili. Realtà questa molto ben rappresentata da Decostanzi.
Paolo Ribaldone passava poi alla lettura di alcune domande pervenute alla redazione di “Cose Nostre” sul tema, alle quali rispondevano con chiarezza, a seconda dei casi, Decostanzi, Naddeo e Carletto.
Infine un buffet, preparato appositamente dal Panificio-Pasticceria Di Maggio, accompagnato dai vini della vineria Vinum, ha concluso la serata dalla quale, a detta dei partecipanti, siamo usciti tutti un po’ più ricchi.