Nel corso dell’anno sono numerosi gli appuntamenti ai quali molti sanmauriziesi non rinuncerebbero per nulla al mondo: uno di questi è sicuramente il “Rassemblement” dei Comuni d’Europa che portano il nome di San Maurizio!
E dunque, anche quest’anno una trentina di sanmauriziesi capitanati da Mauro Bonardo Presidente dell’Associazione S. Maurizio in Europa e dal vicesindaco Ezio Nepote ha partecipato al raduno che si è svolto il 15 e 16 giugno a St. Maurice d’Agaune nel Vallese in Svizzera, il luogo dove avvenne il martirio di S. Maurizio. All’appuntamento hanno partecipato anche sette dei dodici Apostoli della Società di S. Maurizio.
Ma come è nato questo raduno? L’iniziativa di far incontrare i paesi che portano il nome del nostro Patrono è stata lanciata nel 2000 dal Comune di St. Maurice aux Riches Hommes, in Borgogna (Francia). Inizialmente il nostro Comune non partecipa; solo nel 2002 una delegazione si reca a St. Maurice Le Chateauneuf, e da allora una rappresentanza è sempre intervenuta all’annuale appuntamento. Ogni anno, nella riunione dei sindaci dei paesi partecipanti che si tiene il sabato, viene fissata la località dove tenere la manifestazione l’anno successivo.
I comuni in Europa che portano il nome di S. Maurizio sono parecchi, principalmente in Francia, ma anche in Svizzera ed in Italia. Negli ultimi anni i Comuni partecipanti sono stati quattordici francesi (St. Maurice en Cotentin, St. Maurice sur Eygues, St. Maurice La Souterraine, St. Maurice de Lestapel, St. Maurice de Lignon, St Maurice Val de Marne, St. Jean-St.Maurice sur Loire, St. Mautrice sur Fessard, St. Maurice le Chateauneuf, St. Maurice Les Couches, St. Maurice aux Riches Hommes, St Maurice du Desert, St. Maurice lès Charencey, St. Maurice en Trièves), uno svizzero (St. Maurice d’Agaune) e due italiani (S. Maurizio Canavese, S. Maurizio d’Opaglio). Tuttavia, non sempre partecipano tutti: quest’anno i comuni partecipanti sono stati dodici ed il nostro è stato l’unico italiano.
Arrivati nel comune vallese di buon mattino del sabato, congiuntamente alle altre delegazioni che hanno esposto i propri prodotti eno-gastronomici, si è allestito il banco con i nostri prodotti tipici (torcetti e paste di meliga) per un reciproco scambio di degustazioni: ottimo pretesto per intessere piacevoli conversazioni come fra vecchi amici.
Quindi, l’immancabile momento dell’aperitivo ed il pranzo nel salone delle feste insieme a tutte le altre delegazioni, oltre 400 persone. Nel pomeriggio gli amici svizzeri hanno programmato visite guidate all’Abbazia, al Castello, alle Grotte ed al Forte. Nel tardo pomeriggio, mentre si svolgeva la riunione dei capi delegazione e degli amministratori comunali, vi è stato un piacevole intrattenimento musicale con fisarmonica e corno delle alpi, quindi la cena nella quale è stata servita la tipica “raclette”. A seguire la serata di gala con musica e balli.
La mattina della domenica tutti i convenuti hanno partecipato alla S. Messa celebrata nell’abbazia; quindi ci sono stati i saluti ufficiali dei padroni di casa e gli inni nazionali.
Dopo il pranzo, il saluto dal palco di tutte le delegazioni con un grandissimo “Arrivederci all’anno prossimo ed al Rassemblement 2025!” con il passaggio della “stecca” a St. Jean-St. Maurice sur Loire, comune che ospiterà il raduno 2025, ma prima, come tradizione, il gruppo sanmauriziese ha cantato la Montanara.
Tutto si è svolto nel migliore dei modi grazie al lavoro instancabile dell’Associazione S. Maurizio in Europa, sodalizio nato nel 2007 con l’intento di promuovere, organizzare e seguire questo evento: il battesimo del fuoco fu proprio nel 2008 quando il Rassemblement fu organizzato qui a S. Maurizio.
A quando nuovamente da noi? Se tutto andrà bene sarà nel 2028, esattamente vent’anni dopo la prima volta.
Gianpiero Novaretti