L’ultima torrida domenica di luglio s’è portata via Franco Tempo, ma era da tanto che si sapeva che le cose per “ Time” non buttavano più per il verso giusto. Da quando, nell’era del lockdown, lo stramaledetto Covid s’era affacciato nella sua vita e gli aveva presentato un’erta difficilissima da superare, i giorni avevano smesso di avere il solito sapore di buono.
Mesi e mesi di terapia intensiva, quasi senza la speranza di poter tornare, gli avevano fiaccato il fisico. Ma incredibilmente da quel tunnel Franco ne era uscito. Aveva dovuto pressoché reimparare a camminare, a ripadroneggiare un corpo che per troppo s’era dovuto afflosciare a pancia sotto minato dal coronavirus.
Ma con l’aiuto della tempra, dell’affetto dei suoi, dell’amore di Antonella, la donna della sua vita, “Time” s’era ripreso campo e cammino. Di certo gli era venuto in soccorso quello humor sottile che l’aveva sempre accompagnato e sostenuto in ogni istante: corredo indispensabile in un eloquio straordinariamente ricco, dove coordinate e subordinate si rincorrevano senza apparente soluzione di continuità.
Non so fino a che punto sapesse cosa e quanto il Covid gli avesse davvero lasciato in terribile dono, ma anche nel nostro ultimo incontro, all’ingresso della scuola di Viale Bona, giusto un attimo prima di recarci a votare nell’ultima tornata elettorale, aveva manifestato il solito tenue disincanto e la voglia di continuare a prendersi anche domani.
Invece, a 79 anni, dopo un passato da commercialista, condito da un bel po’ di altre cose – come aver retto per anni le sorti de “ La Famiglia” ( la scuola ospitata nel nostro caro asilo), aver condiviso con Antonella un impegno politico sempre più marcato, combattuto strenuamente per veder riconosciuti i suoi diritti per quella storia senza fine legata all’ “ area Tempo” (quell’appezzamento in Via Circonvallazione che gli fu espropriato per farne la sede, per fortuna, d’un mai realizzato e lunare nuovo municipio), in una torrida domenica di luglio, Franco Tempo se n’è andato.
Con lui vola via un altro pezzo del Tennis Caselle che fu, quello in cui avevamo la vita tra le mani, quello in cui nascevano amori capaci di durare perché scolpiti su una pietra sempre più difficile da trovare. Antonella e Franco si conobbero lì, tra quei due campi, su quelle panchine dov’era facile essere felici.
E felici Anto e “ Time” lo sono stati e a lungo. Ma a lungo non è mai abbastanza per chi si ama.
Ciao “Time”, la terra ti sia davvero lieve, come lo sono stati tanti nostri giorni trascorsi accanto a quei due campi in terra rossa: pensavamo di parlare di niente e invece, non lo sapevamo, proprio lì stava nascendo il nostro futuro.
Dopo la veglia di preghiera di domani alle 18 e 30 in Santa Maria, i funerali si terranno alle 10 di mercoledì 31 luglio, sempre presso la Parrocchia di Santa Maria.
Alla moglie Antonella Pariani, ai figli Enrico e Stefano, a tutti quelli che hanno apprezzato e conosciuto Franco, giungano le condoglianze più profonde e sincere.