Davide, Maurizio, Carmen, Piergiorgio, Alessia e Rina sono i sei nuovi aggregati della Croce Verde Torino, cittadini di Borgaro e Caselle che hanno iniziato il loro percorso come futuri militi. I sei, ritratti sorridenti nella foto, sono stati assegnati alla nostra sezione e stanno già operando, seppur in qualità di “aggregati”, insieme agli equipaggi autorizzati al soccorso urgente dalla Regione Piemonte. In pratica, sono attivi sulle ambulanze che fanno base nella sede borgarese della Croce Verde, situata presso Cascina Nuova in Corso Italia, operativa ininterrottamente da 49 anni, 24 ore su 24.
Li abbiamo incontrati presso la sede della consorella Croce Verde di Ciriè, in via Michelotti, dove, per una lezione teorica, si trovavano anche i militi della sezione di Venaria, oltre a quelli di Ciriè. In totale, ventisei allievi: sei provenienti da Borgaro, dieci da Venaria e dieci da Ciriè. Le tre sezioni hanno deciso di consorziarsi per ottimizzare tempi e costi, unificando il corso di abilitazione a soccorritore della Regione Piemonte.
La lezione a cui abbiamo assistito, tenuta da un infermiere professionale del 118, rappresentava solo una piccola parte del lungo percorso formativo che porterà questi volontari a ottenere la qualifica di “soccorritori 118 Regione Piemonte”. Un docente ha precisato che questo titolo è riconosciuto non solo a livello regionale, ma anche nazionale. Il corso prevede complessivamente 28 lezioni: 12 teoriche in aula, 13 incontri ristretti a piccoli gruppi e 3 serate di valutazione. Al termine, saranno state accumulate 50 ore di formazione e, superato un esame di abilitazione, i militi potranno accedere al tirocinio pratico-protetto, della durata di 100 ore distribuite su quattro mesi.
Una volta completato anche questo step, ogni volontario sarà sottoposto a una valutazione finale da parte dei tutor. Come ci spiega un docente formatore, il regolamento della Croce Verde prevede che, prima di ottenere l’autorizzazione a operare sui pazienti in emergenza, l’aggregato sia monitorato in tutte le manovre dal proprio tutor, il quale si assumerà poi la responsabilità di dichiararlo operativo. Solo a quel punto, il volontario potrà fregiarsi del titolo di “milite della Croce Verde Torino” e “soccorritore regionale 118 Regione Piemonte”. Un sistema complesso e, all’apparenza, burocratico, ma ben rodato per garantire il massimo della sicurezza e della professionalità.
Questo corso è iniziato lo scorso 6 febbraio e si concluderà con le 50 ore di formazione il 27 maggio. L’esame finale di abilitazione è previsto per il 30 settembre. Un impegno significativo, tra ore di studio in aula, lezioni pratiche e turni di servizio, che richiede a ogni milite di prestare servizio una notte ogni nove giorni e un giorno festivo ogni nove festività. Fa eccezione la squadra del sabato, che opera ogni fine settimana. Questa è l’organizzazione della Croce Verde Torino, che lavora in perfetta sinergia tra la sede centrale di Torino e le sezioni di Borgaro-Caselle, Ciriè e Venaria, le più vicine a noi. Anche Alpignano e San Mauro fanno parte della stessa rete, contribuendo a una grande famiglia di circa 1.500 militi, operativa senza sosta dal lontano 1907.
Mentre ci congediamo, un volontario di Ciriè si avvicina e ci dice: “Lo scriva, lo dica ai suoi lettori: siamo sempre qui, come dice il nostro motto – incontriamoci mai, ci siamo sempre – e ci piacerebbe vedere molti più giovani impegnati in questo volontariato attivo, che fa stare bene”.
Eccoti accontentato, amico. A chi volesse maggiori informazioni, basta telefonare qualunque sera, dopo le 20, al numero 011.4501741. Loro ci sono sempre. E magari risponderanno proprio Davide, Maurizio, Carmen, Piergiorgio, Alessia e Rina, a cui il nostro giornale, i nostri lettori e l’intera comunità locale rivolgono un caloroso augurio e un sincero ringraziamento per il loro prezioso servizio.
Sei nuovi aggregati
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