Ciao a tutti, amici di “Fatti di Musica”!
Oggi vi porto con me in un viaggio tra le esperienze più intense e significative che ho vissuto in questo mese di concerti.
Questi momenti mi hanno segnato profondamente e vorrei condividerli con voi in questo spazio dedicato alla musica, quasi come se fossimo seduti a chiacchierare davanti a un buon bicchiere. Come da rito, prima di iniziare facciamo partire la musica. Questa sera ho voglia di lasciarmi andare, voglio lasciarmi trascinare dal ritmo del Blues. Si parte: Luther Johnson con il brano “Lonesome In My Bedroom”. Iniziamo con un ricordo d’infanzia, che ha un posto speciale nel mio cuore. Da piccoli, c’era un bambino nella mia via, Anthony, passava ore a cantare nella sua mansarda. Ricordo gli sguardi straniati degli altri bambini, a quei tempi non capivamo bene il perché qualcuno potesse preferire la musica a quattro calci al pallone. Oggi, quel bambino è Sasso.
Come piace definirlo a me, Sasso è un cantante senza tempo. Riesce ad incastrare i suoni degli Anni Settanta a uno Psych-Rock, senza dimenticare la nostra tradizione Italiana. Una lunga cavalcata con l’amico fraterno Andrea Laszlo De Simone, dove i traguardi e i palchi raggiunti non sono cosa da poco. Ascoltatelo, la sua musica è in grado di farvi viaggiare e di accompagnarvi anche nei momenti più intimi grazie a quelle sonorità soft porn. La bizzarria di questa storia è che negli anni le strade si erano decisamente separate, ma ancora una volta la musica ha fatto la magia. Sasso sul palco ad esibirsi e io lì a fotografarlo. Ditemi se anche a voi tutto questo non strappa un sorriso. Questa sera le mie dita sembrano vivere di vita propria, non perché le parole escano fluidamente, ma perché spesso mi ritrovo a muoverle come il migliore dei chitarristi pur non avendo lo strumento tra le mani. Buddy Guy con la sua “A Man and the Blues” mi ha fatto questo effetto. Sorrido ancora, sorseggio il buon bicchiere di whisky e rimetto le mani sulla tastiera. Le sonorità Anni Settanta di Sasso mi hanno fatto venire alla mente il concerto di chi quegli anni li ha vissuti. Un’esperienza totalmente inaspettata: il concerto di Loredana Bertè.
Chiunque abbia assistito a una sua esibizione sa di cosa parlo. La sua voce è ancora potente e vibrante, nonostante tutte le difficoltà che ha affrontato anche negli ultimi tempi. Posso unirmi a chi dice che Loredana è la regina indiscussa del Rock Italiano, una forza della natura che trasmette energia e passione in ogni nota. Quello che la mia testa si chiede è: “Ma se oggi, all’età di quasi 74 anni è così, noi che non abbiamo potuto assistere i suoi anni migliori, cosa ci siamo persi?!” Essere il fotografo ufficiale del suo concerto è stato un onore immenso. Con ogni scatto cercavo di catturare non solo la sua immagine, ma anche l’anima della sua musica. Ma con un artista del genere le foto nascono da sole. E ora, permettetemi di catapultarvi d un evento che segnerà l’anno 2024 e che solo al pensiero mi risale tutta l’adrenalina della serata.
Jared Leto, frontman dei Thirty Seconds to Mars, ci ha invitati sul palco per scattare delle foto durante il loro concerto alla Inalpi Arena di Torino. Immaginatevi: il pubblico in delirio, ogni singola persona che canta a squarciagola ogni canzone, e io li sopra a quel palco ad immortalare i fratelli Leto. Adrenalina allo stato puro. Essere un fotografo di concerti mi permette di vivere questi momenti in maniera unica e di condividerli con voi. Come già vi ho detto ormai tante volte, spero di riuscire a trasmettervi le emozioni che vivo, con le parole, con le immagini e con i brani che vi consiglio. Grazie per seguirmi in questo viaggio fatto di passione per la musica .
Ora vi saluto e chiudo la nostra chiacchierata con il brano “Hel me” di Sonny Boy Williamson II.
Un abbraccio a tutti i “Fatti di Musica”.
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