Molto interessante quello che questo mese ci propone il nostro notaio, il Dottor Gabriele Naddeo.
Ci troverete questioni legate ai contratti agrari, norme a tutela della famiglia, delucidazioni legate alle pratiche di successione, questioni legate alle servitù. Ce n’è di che sbizzarrirsi.
Cassazione, sentenza 6 novembre 2023, n. 30823, sez. II civile
Contratti Agrari – Controversie: cd. “livello” – Natura giuridica – Diritto reale di godimento – Assimilabilità all’enfiteusi – Configurabilità – Conseguenze – Accertamento – Dati catastali – Rilevanza – Esclusione.
La Corte di Cassazione, con questa sentenza, chiarisce – come già in passato – la natura del “livello”, che viene ad assimilarsi, se non a identificarsi con l’enfiteusi, disciplinata e normata, a differenza del livello, dal codice civile. Il livello è un istituto giuridico, con origini nel mondo romano, ma sviluppatosi nel periodo medievale, che consiste nella concessione di un terreno agricolo (o anche di un immobile urbano) a fronte del pagamento di un fitto. Questa sentenza, oltre a ricostruire la natura giuridica del “livello”, che afferma avere natura di diritto reale di godimento su bene altrui, assimilabile all’enfiteusi, esprime il principio per cui la sua esistenza va accertata mediante il titolo costitutivo del diritto o l’atto di ricognizione, mentre è da escludersi la rilevanza dei dati catastali, come del resto in tutti i casi di diritti reali.
Cassazione, ordinanza 22 novembre 2023, n. 32484, sez. I civile
Famiglia – Matrimonio – Regime patrimoniale – Fondo patrimoniale: Atto costitutivo – Deroga – Iscrizione di ipoteca – Immobile compreso nel fondo – Risanamento dell’attività commerciale – Presenza di figli minori – Deroga all’autorizzazione del giudice tutelare – Interesse della famiglia – Sussiste
Questa ordinanza della Corte conferma ulteriormente il solco tracciato in maniera, pressoché costante dalla giurisprudenza, in tema di disposizione di beni vincolati in fondo patrimoniale con presenza di figli minori: in tema di fondo patrimoniale, pur in presenza di figli minori, la preventiva autorizzazione del giudice al compimento di atti di disposizione, indicati nell’art. 169 c.c., è applicabile solo in mancanza di un’espressa pattuizione in deroga contenuta nell’atto di costituzione del fondo. In altri termini: se al momento della costituzione del fondo patrimoniale i coniugi pattuiscono che, per gli atti dispositivi, è sufficiente la loro volontà, non si dovrà far ricorso all’autorità giudiziaria.
Cassazione, ordinanza 22 novembre 2023, n. 32439, sez. II civile
Successioni: Vitalizio alimentare – Validità del contratto – Imprevedibilità della vita del beneficiario – Sufficienza – Esclusione – Comparazione delle prestazioni con il bene trasferito – Necessità.
Il contratto atipico di mantenimento (o di vitalizio alimentare o assistenziale), con cui il vitaliziante si obbliga, in corrispettivo dell’alienazione di un bene, a prestare al vitaliziato mantenimento e/o assistenza vita natural durante, è caratterizzato – al momento della sua conclusione – dall’alea inerente sia alla durata della vita del vitaliziato, sia alla entità delle prestazioni a carico del vitaliziante. Quest’ultimo, in buona sostanza, sa cosa riceve ma non sa cosa darà e, pertanto, la sua è una posizione aleatoria ossia rischiosa: si pensi al contratto di assicurazione, nell’ambito del quale l’assicurato paga un premio mentre l’assicuratore non sa se pagherà zero o chissà quanto per un eventuale indennizzo o risarcimento. La Corte sottolinea, soprattutto, che le prestazioni del vitaliziante, sono necessariamente suscettibili di valutazione economica e negoziabili, evidenziando la natura del contratto in esame quale a prestazioni corrispettive e non gratuito.
Cassazione, ordinanza 25 ottobre 2023, n. 29555, sez. II civile
Servitù – Prediali – Costituzione del diritto – Delle servitù volontarie – Costituzione non negoziale – Per usucapione: Servitù di passaggio – Usucapione – Presupposti – Opere visibili e permanenti destinate all’esercizio della servitù – Nozione.
Ai fini dell’usucapione del diritto di servitù di passaggio non è necessaria la sussistenza di specifiche opere materiali ulteriori rispetto a quella (ad esempio il tracciato, la strada, la rampa, la scala) su cui il passaggio preteso è possibile, ma è sufficiente l’evidenza dell’inequivoco collegamento funzionale tra l’opera in sé destinata al passaggio e il preteso fondo dominante. Per la Corte, dunque, non servono opere evidenti, ma che la circostanza possa essere provata con altri mezzi di prova, come ad esempio quella testimoniale.