18.4 C
Comune di Caselle Torinese
sabato, Settembre 14, 2024

    L’importanza dei conoscenti

    “È un tuo amico?”, “No, è solo un conoscente”. Quante volte ci sarà capitato di dire questa frase per specificare di non essere in confidenza con una tale persona.

    La psicologia si è da sempre interessata alle relazioni: è dimostrato che siamo animali sociali e gli altri sono fondamentali per il nostro benessere. Le persone che tengono le distanze e sono isolate, godono di una salute psicologica inferiore: essere soli è spesso segnale di malessere.

    La psicologia si è interessata allo studio dei legami, ma si è concentrata molto su quelli che vengono considerati “legami forti”, come il rapporto con il partner, i genitori, gli amici stretti. Eppure, dagli ultimi studi, sembrerebbero essere molto rilevanti anche quelli che potremmo definire “legami deboli”, ovvero i rapporti con i conoscenti. I legami deboli contraddistinguono le relazioni con chi non è in intimità con noi, come i colleghi di lavoro, i vicini di casa, i compagni di sport.

    Gli psicologi sostengono che anche i contatti più superficiali migliorano la nostra vita. Il solo fatto di interagire con un gran numero di persone nella giornata migliora l’umore. Tutti i giorni incontriamo molte persone che fanno qualcosa per noi, come il panettiere che ci vende il pane, l’autista che ci porta a lavoro, il corriere che ci consegna il pacco.. rendono più semplice la nostra vita ma noi tendiamo a darle per scontate. Se ci pensiamo, le interazioni, anche se brevi e circoscritte con costoro, in genere sono appaganti: una battuta, un commento, un saluto possono bastare per strapparci un sorriso. A volte sentiamo il bisogno di uscire di casa per “vedere gente” senza necessariamente desiderare di incontrare qualcuno in particolare.

    I “conoscenti” possono essere molto arricchenti. Se ci pensate, quante volte siete stati informati di qualcosa di importante da una persona con cui non siete in confidenza? Si può venire a sapere della possibilità di assunzione in una certa azienda, dell’esistenza di un particolare corso di formazione, del nominativo di un medico oppure di una certa località di vacanza proprio dai conoscenti.

    Le relazioni deboli ci consentono quindi di accedere a nuove indicazioni, ad idee alternative e ad entrare in contatto con altri: ci aiutano ad uscire dalla nostra bolla e ci portano delle novità. Queste interazioni sono fonte di tante informazioni a cui difficilmente potremmo accedere rimanendo in contatto solo con una ristretta cerchia di gente.

    Un esempio di quanto siano importanti i legami deboli lo si ha nei gruppi di auto aiuto: si tratta di persone che non si conoscono ma si aiutano perché hanno lo stesso problema. Questo è ciò che succede negli Alcolisti Anonimi: si dà e si riceve aiuto in un’ottica di reciprocità.

    Una situazione in cui i legami deboli sono fondamentali per il benessere è la scuola: quanto sono importanti le relazioni tra allievi e professori? Un professore può influenzare il futuro del suo allievo trasmettendo la passione per la materia e per lo studio, alimentando la sua autostima, o, al contrario, scoraggiandolo. Eppure, un professore non è per il suo allievo una persona della sua cerchia intima, lo vede poche ore a settimana e spesso sa ben poco di lui.

    Ogni giorni abbiamo occasione di coltivare le relazioni deboli, ma spesso le trascuriamo, mentre diamo molta importanza ai legami forti. Ci sono fasi della vita in cui siamo più coinvolti nei legami deboli, come quando entriamo nel mondo del lavoro, oppure siamo allievi di una scuola. Altre volte le circostanze ci portano ad essere un po’ più isolati e coinvolti in legami forti, come quando nasce un figlio e si torna a passare più tempo con la propria famiglia, oppure quando inizia una nuova relazione sentimentale e si mettono da parte gli altri legami.

    Alcune persone che incrociamo per caso nella nostra vita hanno la capacità di dirci cose che ci fanno riflettere, ci affascinano, e possono essere decisive nel farci prendere decisioni importanti.

    C’è chi si sente protetto dai legami deboli. Capita di sentire dire: “Mi piace fare la spesa nel tal posto perché nessuno mi conosce… Faccio le vacanze nel tal paese per vedere gente nuova, devo cambiare giro…” Certe volte è confortante stare in mezzo a persone che non sanno molto di noi e questo ci fa stare bene, come una chiacchierata con il gestore del campeggio dove andiamo per la prima volta, o il desiderio di cambiare parrucchiere perché il nostro abituale sta diventando curioso, ci conosce troppo.

    Pare quindi che ci siano tanti vantaggi nell’interagire con estranei, eppure per molti è difficile avvicinarsi a chi non si conosce per imbarazzo. Ma quando si riesce ad avviare la conversazione l’esperienza risulta essere più gradita di quanto ci si aspettasse. L’esempio classico è l’esperienza dell’ascensore: quanto può essere imbarazzante? Eppure una battuta può rompere il ghiaccio, altrimenti, se così non fosse, la permanenza in ascensore potrebbe apparirci più lunga di quanto non lo sia.

    www.psicoborgaro.it

    Rispondi

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    - Advertisment -

    Iscriviti alla Newsletter

    Ricevi ogni giorno, sulla tua casella di posta, le ultime notizie pubblicate

    METEO

    Comune di Caselle Torinese
    poche nuvole
    17.6 ° C
    19 °
    16 °
    39 %
    1.5kmh
    20 %
    Sab
    20 °
    Dom
    22 °
    Lun
    21 °
    Mar
    20 °
    Mer
    17 °

    ULTIMI ARTICOLI

    Il Data Center a Caselle

    0
    I nostri dati fra le nuvole. I tecnici informatici lo chiamano il “cloud”. In italiano, la “nuvola”: l’ambiente, fisicamente esterno a PC, tablet e...