Carissimi lettori, bentrovati.
Sono molto felice perché di recente, mentre alzavo la serranda del mio ufficio in Via Cravero 19, mi è capitato tre volte di sentirmi dire da un passante che aveva letto il mio numero precedente su “Cose Nostre”. Grazie per il tempo che dedicate alla lettura degli articoli di questa rubrica.
Con questo tempo anomalo che ha portato molte piogge, i malfunzionamenti dei cancelli automatici sono piuttosto frequenti, così ho pensato di dedicare questo numero alle sbarre ed ai cancelli motorizzati.
Quando pensiamo ad una sbarra o ad un cancello motorizzato (sia esso a battente o scorrevole), pensiamo che ci troviamo di fronte ad una delle numerose dotazioni della casa o del condominio e trascuriamo il fatto che si tratti di una “macchina”. Le porte, sbarre e cancelli automatici, sono proprio considerati “macchine”, di conseguenza devono sottostare alla Direttiva 2006/42/CE, meglio nota come “Direttiva Macchine”.
Dove c’è una “macchina” deve essere presente un fascicolo tecnico che include i marchi CE, le dichiarazioni di conformità, il verbale di collaudo e tutto il corredo di cui il fabbricante e l’installatore sono responsabili. In realtà dobbiamo sempre ricordare che il primo responsabile è il proprietario della macchina, che poi eventualmente potrà rivalersi sul fabbricante e/o installatore e che dopo l’installazione deve curare la manutenzione.
Perché ci dobbiamo preoccupare delle “macchine”?
Il SISI (servizio d’inchiesta svizzera sulla sicurezza) stima che in Italia ogni anno almeno 100.000 persone siano ferite o coinvolte in incidenti a causa di cancelli motorizzati o barriere automatizzate. Nel dettaglio si tratta di deragliamento (uscita dalla guida e conseguente caduta a terra), urto, intrappolamento, schiacciamento, sollevamento, incendio e così via.
E come possiamo prevenire situazioni di pericolo?
Sicuramente il primo passo è evitare il fai-da-te; ma affidarsi a Ditte specializzate che diano le dovute garanzie sul prodotto acquistato. Dopo l’acquisto bisogna pensare di avere un “ascensore”. Sì, un “ascensore” perché la Direttiva macchine sopra citata regola il cancello automatico pressoché nella stessa maniera dell’ascensore, dunque, esattamente come per quest’ultimo, bisognerà prevedere una manutenzione costante (su base semestrale) affidata ad una Ditta specializzata e una verifica periodica affidata ad un ente certificatore. Chiaramente eventuali anomalie o malfunzionamenti riscontrati dovranno essere risolti e non trascurati.
Tutto qui? No.
Dobbiamo anche essere in grado di sapere come comportarci in caso di blocco del cancello. In questa situazione la regola numero 1 è: “non sforzare”. Potete essere in ritardo e non riuscire ad uscire con la vostra auto dall’autorimessa; ma anche in questo caso dovete mantenere la calma e prevenire eventuali criticità chiedendo all’installatore o al manutentore di istruirvi su come sbloccare il cancello in caso di blocco o malfunzionamento. In questo modo eviterete inutili spese di manutenzione straordinaria e soprattutto problemi di sicurezza.
Spero di avervi fornito informazioni che possano esservi utili.
Ai nostri ragazzi auguro buona fine dell’anno scolastico e buona estate.
Vi aspetto sul prossimo numero di Cose Nostre.