Siviglia, al ritmo di flamenco

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“Quelli che credono che di fianco al vagone letto ci sia il vagone comodino, oh yeah!”. Beppe Viola, giornalista, scrittore e umorista italiano.

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La sempre presente Anja Wenger questa volta mi accompagna nella città andalusa che incarna l’essenza della Spagna.

La cattedrale
Costruita sui resti dell’antica moschea della città, la Cattedrale di Siviglia è il tempio gotico più grande del mondo.
Uno sguardo al passato, alla fine del XII secolo, gli Alhomadi, una dinastia berbera di fede musulmana, commissionarono la costruzione di una moschea in città. Un secolo dopo, una volta che Siviglia fu conquistata dai cristiani, la moschea divenne una cattedrale che però oggi conserva parte del suo passato grazie alla presenza della famosissima Giralda.
Una visita alla Cattedrale di Siviglia è un’esperienza che coinvolge, ragion per cui risulta difficile focalizzare l’attenzione in un punto specifico. Non appena entrati, infatti, si rimane abbagliati dallo splendore e dalla lucentezza del luogo, oltre che dalle sue incredibili dimensioni.
La Cattedrale vanta un patrimonio artistico estremamente ricco, caratterizzato dalla presenza di veri e propri capolavori della storia della pittura.
Il Retablo Maggiore, il più grande al mondo, è un’opera d’arte in legno policromo che vanta una superficie di ben 400 metri quadrati e oltre 200 rappresentazioni di santi.
La Tomba di Cristoforo Colombo: questo magnifico monumento è l’attrazione per eccellenza della cattedrale, la tomba appare sostenuta da quattro figure allegoriche a simboleggiare i quattro regni spagnoli dell’epoca.
Il Patio de los Naranjos, evidente retaggio dell’antica moschea, è un’oasi di pace ricca di colore e luce ideale per osservare la parte esterna della Cattedrale.

La Giralda
Nata in qualità di minareto della moschea e poi divenuta il campanile della Cattedrale, la Giralda è il monumento più emblematico e visitato di Siviglia, costruita in epoca musulmana sul modello della Moschea di Marrakesh in Marocco.
La torre deve il suo nome alla scultura di bronzo realizzata nella parte superiore, conosciuta con il nome di Giraldillo, che funge da banderuola.
Il campanile, con i suoi 101 metri di altezza, vanta un totale di 24 campane, di cui la più importante è quella di Santa María la Mayor che pesa ben una tonnellata e mezza.
L’accesso alla parte superiore della Giralda dispone di ben 35 rampe che avevano la funzione di permettere al sultano di salire sulla cima della Giralda a cavallo e che tutt’oggi vengono utilizzate dai visitatori.

L’ Alcazar
Sopravvissuto a diverse tappe della storia spagnola, l’Alcázar di Siviglia è uno dei palazzi in uso più antichi del mondo, è un palazzo fortificato situato nel cuore del capoluogo andaluso nonché uno dei monumenti più visitati insieme alla Cattedrale.
Una delle maggiori attrattive dell’Alcázar è la presenza di diversi stili artistici. All’interno del palazzo è possibile individuare retaggi di arte islamica, resti di stile mudéjar e gotico insieme a elementi rinascimentali, manieristi e barocchi.
L’Alcázar di Siviglia è una costruzione capace di sorprendere per la varietà e la qualità dei suoi ambienti, come per esempio il Patio de las Doncellas, situato nel Palacio del Rey Don Pedro e preceduto da una grande fontana centrale che funge da specchio di tutte le bellezze circostanti.
Un altro punto di interesse sono i saloni di Carlos V, il Patio del Yeso, il piccolo Patio de las Muñecas e l’antica Casa de la Contratación, luogo adibito alla gestione degli affari fra la Spagna e il continente americano.
I giardini dell’Alcázar, decorati da una moltitudine di fontane, aranci e palme, costituiscono una oasi nel centro della città.
Archivio delle Indie
Situato di fianco alla Cattedrale e all’Alcázar, l’Archivio delle Indie è uno dei monumenti più emblematici della città, in quanto simbolo del glorioso passato commerciale.
Dopo la scoperta dell’America, nel XVI secolo, i commercianti erano soliti portare a termine i loro affari nei pressi della Cattedrale. Tuttavia, la giunta comunale, stanca della situazione, decise di collocare una serie di catene attorno al tempio per mantenere una certa distanza fra la Cattedrale e la zona adibita al commercio. Fu così che il re Filippo II commissionò la costruzione di un edificio adibito esclusivamente all’incontro fra i commercianti.
Nel 1875 l’edificio divenne l’attuale Archivio delle Indie, che riunisce tutta la documentazione relativa all’amministrazione delle colonie spagnole.
L’Archivio dispone di circa 43.000 fascicoli formati da oltre 80 milioni di pagine e da 8000 mappe, custode di una grandissima quantità di documenti distribuiti in un’infinità di fascicoli. Tuttavia, a prescindere dal carattere amministrativo del luogo, si tratta anche di un edificio ricco di storia.
Nel 1987 l’Unesco ha dichiarato il complesso architettonico costituito dalla Cattedrale, l’Alcázar e l’Archivio delle Indie un “Bene di valore universale”.

Plaza de Espana
Costruita in occasione dell’Expo del 1929, Plaza de España è una piazza monumentale e maestosa e costituisce senza dubbio uno dei simboli per eccellenza non solo di Siviglia, ma della Spagna intera.
Per la costruzione vennero utilizzati materiali semplici e comuni, quali il marmo, il mattone a vista, la calce e gli azulejos, fabbricati direttamente dagli artigiani locali.
L’immensa piazza è caratterizzata da una forma ellittica con un grande edificio centrale delimitato ai lati da due torri di stile barocco di oltre 70 metri di altezza.
L’edificio è coperto da una loggia con soffitto a cassettoni ed è decorato da una serie di panche, 48 come le province spagnole, che raffigurano e narrano le diverse tappe della storia del paese.  Una delle attrazioni principali della piazza è un canale di 500 metri di lunghezza coperto da 4 ponti che simboleggiano i quattro antichi regni di Spagna.

Il Flamenco
Conosciuto anche con il nome di “cante jondo”, il flamenco è un’arte capace di trasmettere emozioni mediante movimenti delicati ma decisi, l’intensità della voce dei cantanti e il semplice arpeggio di una chitarra.
Inizialmente il flamenco era uno spettacolo riservato a piccole riunioni familiari. Tuttavia, l’aumento della popolarità lo portò nei piccoli teatri e caffetterie, condizione che con il tempo portò alla nascita degli attuali tablao di flamenco.
Culla del flamenco e luogo essenziale per lo sviluppo di questa meravigliosa danza, il quartiere di Triana ha visto nascere e crescere alcuni dei ballerini e cantanti di flamenco più famosi al mondo come María Pagés e Antonio Canales.
Dichiarato Patrimonio Culturale Immateriale dall’UNESCO, Il flamenco è la danza dell’Andalusia per eccellenza nonché il ballo spagnolo più conosciuto al mondo.

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